Dopo il V20, non poteva mancare il suo successore, arrivato nello stesso pacco. Come anticipato nell’altro articolo, vedremo anche la taratura del Bias, identico al V20 sia per punti di misura che per valori.
Anche questo Grundig V30 è esteticamente perfetto. Un canale ha i finali saltati. Andiamo ad aprire.
Rimuoviamo le 4 viti a testa cieca laterali. Non occorre, al solito, togliere viti posteriori.
Cominciamo a prendere d’occhio i finali. Dalla foto capiamo l’originale blocco dei transistor sull’aletta di raffreddamento. Dovremo rimuovere, alzandolo, il fermo a mollette di rame.
Nell’ ordine: finale, driver, regolatore, driver, finale.
Dovendo rimuovere il frontalino, cominciamo a togliere tutti gli spinotti, fortunatamente colorati,
Queste le viti da rimuovere per togliere il pannello posteriore. A differenza del V20 nel Grundig V30 non c’è una situazione box in box.
Per chi non l’avesse capito, le mani nella foto non sono le mie… ma della mia collaboratrice preferita…
Con l’occasione puliamo i cursori e rimuoviamo anche le viti in figura.
Dissaldiamo finali e drivers… fortunatamente sono saltati “solo” i finali (BD203 e BD204).
Di equivalenti ce ne sarebbero diversi: fondamentale prenderli con lo stesso identico guadagno (hfe).
Una volta sostituiti, puliamo con la trielina. Per sicurezza sono state misurate anche le resistenze ed i diodi in prossimità dei transistor finali.
Rimontiamo il tutto. Cabliamo esattamente come da figura, compresa la posizione delle fascette rosse. I cavi fanno lo stesso identico percorso dell’apertura. Per il bias, i cerchi indicano i trimmer di regolazione: il destro per il canale destro ed il sinistro per il canale sinistro. Le frecce indicano i punti dove ci posizioneremo col multimetro .
Il tutto è riportato dal manuale della casa. Inutile commentare ulteriormente.
Cominciamo col lato sinistro. Ruotiamo fino a rilevare 20 mV. Notate a destra il cuginetto V20, anche lui, con l’occasione, tarato allo stesso identico modo.
Se usate i “coccodrilli” per arrivare ad i punti A e B è meglio… non faremo danni…
Qui si vede meglio.
Ora il canale destro.
Al test tutto funziona alla perfezione.
Oltre che un bel suono, la macchina è davvero accattivante: una potenza discreta in così poco spazio.
marco
L’avevo sempre sospettato che non eri bravo, come fotografo. Grande Maura!!!
eheheheh… avevi paura che qualcuno pensasse che ti metti lo smalto sulle unghie, eh? 🙂 🙂