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Audiorama e non solo – Il design nell’hi-fi

“Space age” ! Cosa c’entra con Grundig e le Audiorama ?
Gli anni 70 sono stati gli anni “spaziali” , le conquiste del cosmo erano le notizie più eccezionali di quel periodo , gli astronauti diventarono dei superman e anche qui sulla terra complici i film e telefilm fantascientifici , arrivarono dei mobili e degli apparecchi hi-fi “fantascientifici “ , diciamo di forma arrotondata, colori sgargianti, oggetti di plastica colorati e negli U.S.A. automobili tipo la Ford Galaxie

Grundig e’ stata la prima fabbrica che ha seguito gli arredamenti delle case del tempo , e per esempio con i satelliti 700 e relativo subwoofer , i box laccati bianchi o quelli da appendere al muro , ma soprattutto con le Audiorama e i famosi studio  non aveva rivali : sembravano cockpit di una astronave !

JCV NIVICO fig 1

JCV NIVICO fig 1

Qualcuno provo’ a copiare Grundig , JVC (fig.1) ,ITT (fig.2),Wegavision , ma non riusci’ a scalfire Grundig . Basta vedere le pubblicita’ di Grundig dell’epoca per capire la filosofia che la casa di Furth ha sempre avuto nel DNA .

ITT fig.2

ITT fig.2

Il motto era: costruire ottimi apparecchi a un prezzo ragionevole studiati per l’ambiente domestico.

Le Audiorama sono state forse l’apice di come Grundig intendeva dovessero essere le casse acustiche : integrabili in tutti gli ambienti.

Io consiglio di metterle in evidenza , davanti a un divano ,un bel tappeto , luce diffusa , il suono si diffonde a 360 gradi , e se ci muoviamo nella stanza il suono delle mitiche sfere Grundig ci segue ovunque …… suonano bene anche vicino alla parete , in alto appese al soffitto . Se poi in un unica stanza avete il coraggio di posizionarne quattro, sarete avvolti nel suono in un modo incredibile .

Si può dire che superano la difficoltà di propagazione del suono tipiche dei diffusori tradizionali , che hanno un angolo di emissione limitato.
Inutile dire che in Italia poche persone capirono questa cosa , B&O era nella fase iniziale .
Ci sono stati altri esempi: le casse disegnate da Ray e Charles Eames (Fig.3 ) chiamate Quadraflex, sono a mio parere bellissime ma altrettanto rare e introvabili.

Pochi altri designer si cimentarono in progetti per apparecchi hi-fi.  Bose semplificò un po’ la sistemazione delle casse producendo satelliti e subwoofer. Grundig però li aveva già commercializzati tempo prima !

Eames quadraflex fig.3

Eames quadraflex fig.3

JBL L65 JUBAL fig.4

JBL L65 JUBAL fig.4

Ricordo anche le JBL L65 jubal (fig.4). Avevano la tela antipolvere in 3 colori e il vetro fume’ alla base. Bellissime. Un bel tentativo di produrre  estetica da salotto per casse a mio parere molto riuscite . B&O ha fatto e fa ancor oggi ottimi apparecchi. Io preferisco i primi prodotti disegnati da Jacob Jensen (fig.n.5) (1964-91). Ora mi sembra che le loro forme e design invecchino precocemente. Forse è solo un mia impressione.

B & O fig.5

B & O fig.5

 

Pioneer mise in vendita le casse CS 06/09 (fig.6 e fig.7) , con una forma tonda e con dei legni stupendi.
Devo dire che comunque chiacchierando con alcuni amici ho percepito un tono di sufficienza nei confronti di apparecchi con un’estetica “diversa”. Penso che forse manca un po’ di gusto estetico e la curiosità di andare fuori dagli schemi .

 

 

 

Pioneer cs 6 fig.6

Pioneer cs 6 fig.6

Pioneer CS 201S 1959 fig.7

Pioneer CS 201S 1959 fig.7

Infatti non ho visto arredamenti confortevoli e con idee moderne nelle loro case .
Spesso e volentieri si mettono diffusori troppo grandi in stanze troppo piccole , in più molto riflettenti.  Come si fa ad apprezzare un “buon suono” in queste condizioni ?
Molti architetti propongono gli impianti B&O in quanto il marchio è conosciuto da tutti.  Visto però i prezzi, non sono per tutti .
In questi ultimi anni nei paesi Nordici , negli U.S.A. , nei Paesi Bassi , in Germania si è sviluppato un fiorente mercato del Vintage .
Nelle (ex) periferie delle città i magazzini industriali vuoti sono stati restaurati e riportati in auge prima dagli artisti in cerca di spazio e poi da tutti i professionisti che volevano una casa diversa e ampia .
I ristoranti, i caffè , gli hotel (un esempio sono gli Ace Hotel  in alcune stanze mettono i giradischi !) , e gli appartamenti cominciarono ad essere arredati in stile loft , vintage e industrial design (fig.8).

ace-hotel-nyc fig.8

ace-hotel-nyc fig.8

Negli USA (e non solo) secondo me prima pensano all’impianto per la musica e poi ci costruiscono intorno i locali !!!

Così anche gli apparecchi hi-fi degli anni 70 sono risorti e il vinile di pari passo è riapparso! Date un occhiata al sito di UrbanOutfitters , vende dischi in vinile nuovi e tanti giradischi a prezzi accessibili .
Ritengo che purtroppo in Italia siamo un po’ arretrati in tutto. Molti bar e luoghi pubblici propongono come base musicale Radio locali e musica non adatta all’ambiente quando on line la scelta di radio (gratuite) è immensa .

La musica giusta cambia l’ambiente , crea un’atmosfera particolare e non stanca .
Tornando nelle nostre case, facciamo fatica ad accettare certe cose fuori dagli schemi, pochi si possono permettere un vera sala d’ascolto e l’idea che le casse acustiche piu’ grandi sono meglio suonano ha dominato le opinioni e le domina tutt’ora .
Negli USA da tempo hanno cominciato ad incassare le casse nel muro.  A me questa scelta non va, preferisco vedere l’oggetto che suona. Ritengo però che possa risolvere, in alcuni casi, diversi problemi.

Da poco la catena americana Chipotle (fig.9), dovendo cambiare arredamento dei suoi locali, ha incassato nelle pareti le famose casse klipsch Heresy , effetto stupendo e suono super.

Chipoltle-Klipsch Heresy fig.9

Chipoltle-Klipsch Heresy fig.9

Diciamo anche che poche persone apprezzano il gusto di arredare veramente un appartamento. al giorno d’oggi, con il giusto prezzo e un po’ di inventiva, si può personalizzare le nostre case senza fare mutui .
Le casse devono essere tradizionali non tonde ! Tempo fa ho scoperto le casse Davone (fig.10), i sistemi Geneva e Ruark e devo dire che mi piacciono molto , ben fatte e dal design interessante . Ma chi ha il gusto di arredare e la passione per gli oggetti che hanno fatto storia,  apprezza i prodotti Grundig .

Davone Ray-S fig.10

Davone Ray-S fig.10

Tornando ai tempi nostri , cosa vi ricordano le Geneva Aerosphere? (fig.11)

Geneva Audiosphere fig.11

Geneva Audiosphere fig.11

Se acquistate le Audiorama cercate di posizionarle in evidenza nella vostra sala di ascolto, lo stesso vale se siete fortunati possessori degli studio Grundig , si apprezzano di piu’ e arredano la casa .

Uno Studio Grundig insieme a delle belle Audiorama …..poi per ascoltare la musica bisogna vestirsi da astronauti ……

Kiko

2 Comments

  1. Bellissimo articolo! Non nascondo che ciò che mi ha avvicinato al mondo Grundig sia stato il design, per me affascinante, dei Receiver Rxx …E poi quello delle Concert Boy, delle box-a Professional ed ovviamente delle Audiorama! È anche vero che ci sono stati altri marchi c’è hanno fatto cose meravigliose tipo Brionvega RR 126!
    Complimenti ancora Kiko!

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