Rispondi a: Grundig vs Telefunken

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#7701
RobertoRoberto
Amministratore del forum

Questi apparecchi sono praticamente snobbati su altre piattaforme web. Non se ne parla. Vengono addirittura derisi, così come si deridevano (fno a poco tempo fa) gli “RPC” paragonandoli agli “Stereorama“. Vengono pubblicizzate le solite macchine, si tritano e ritritano le stesse cose. Si parla solo di roba stra conosciuta e non si fa quel saltino di qualità.

Sono d’accordo che Grundig ha realizzato a fine anni ’70 e agli inizi degli anni ’80 macchine che (comunque) sbaravagliavano la concorrenza degli apparecchi similari (pari prezzo).

Far conoscere questi apparecchi e anche altre marche tedesche come Telefunken è doveroso. Mi fa piacere che in questo sito siano iscritte persone dalla mente aperta e dalle orecchie buone.

Partendo da fatto ormai assodato che certi “acronimi” strampalati siano solo emerite baggianate, ci accorgiamo come i marchi più famosi abbiano prodotto e commercializzato apparecchi dalle qualità indiscutibili.

Nordmende, Braun, Schneider, Saba, Graetz, Blaupunkt, Körting-Neckermann,  …, Telefunken  producevano prodotti eccellenti. Per non parlare di Philips… meriterebbe solo questa marca  migliaia di pagine di recensione per gli apparecchi inventati e i brevetti rilasciati.

Avere onestà intellettuale e ammetterlo non è difficile se non si vuole per forza cercare di piegare le resistenze mentali degli appassionati.

Provate ed ascoltate un apparecchio valvolare ben restaurato e portato ai valori di fabbrica e ditemi poi…

Una semplice radio “mono” a valvole, scelta tra i modelli di punta delle marche sopracitate regala emozioni d’ascolto dimenticate. Una radio “Stereo“, poi, vi fa entrare nel mondo dell’alta fedelta a piene mani.

Se pensate che è possibile entrare nella presa TB (Registratore), con un qualsiasi adattatore DIN e ascoltare il vostro iPhoneiPodTabletAirport Express e godere di un suono valvolare tout-court a prezzi a dir poco ridicoli, se rapportati a quelli riferiti agli apparati stereofonici odierni (non Cinesi)…

Un appassionato Grundig, se vuole avere piena coscienza di quello che è diventata l’evoluzione sonora perpetrata negli anni “deve” avere un apparecchio valvolare.

Solo così è possibile capire cosa voleva ricreare Grundig quando ha progettato un banale “V7000” o un “V20“. Solo conoscendo la matrice sonora di un amplificatore valvolare “Nf1” o il magnifico e costosissimo “Nf2” può capire perchè Grundig ha realizzato la serie “Receiver” avente quella timbrica particolare, quei bassi corposi e quella magnifica capacità di riprodurre le voci maschili e femminili così realistiche.

Passando dai valvolari agli amplificatori al Germanio si percepisce come Grundig volesse preservare la matrice sonica e la caratteristica timbrica. Allora ascoltare un “RTV” non vi farà più pensare che il suono è inferiore ad un “RPC” o ad uno “Studio”. Solo la conoscenza degli apparecchi, lo studio delle ignegnerizzazioni fa crecere nella conoscenza sonica.

Non vien più la voglia di fare le “garette” tra gli apparecchi. Nasce sempre di più la voglia di conoscere, il desiderio di ascoltare. I “confronti” lasciamoli fare ai poveri di spirito che godono di  poche certezze, mancanza di conoscenza e di esperienza.

Più si ascolta più si apprezza. Uno “Studio 10” acquista un valore inestimabile per chiunque lo sappia capire. Un giradischi Dual inserito in un compatto diventa un oggetto di culto se tarato alla perfezione, pulito, lubrificato, lucidato ed equipaggiato con il ricambio moderno più performante.

Per chi avesse voglia di cimentarsi nell’avventura del collezionismo “sonico” consiglio nel partire da un valvolare. Poi pian piano acquisire gli apparecchi che si sono susseguiti di anno in anno per capire le sfumature. Solo così si potrà capire che Grundig da una parte donava ma che da un altra toglieva.

Capito questo un ritorno al passato allora non solo è comprensibile,  è doveroso.