Rispondi a: DIN – RCA e viceversa

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#5325
StefanoStefano
Partecipante

Penso di continuare l’indagine in questo modo.
Tra le tante, ho anche tre piastre a cassette giapponesi piuttosto “datate”, e tutte e tre hanno i doppi collegamenti, cioè sia il pentapolare DIN che gli RCA:
1) AKAI GX-F25
2) AKAI CS-702D
3) JVC CD-1740 (con switch di selezione tra DIN e RCA)
Dai rispettivi service manual rilevo questi dati:
1) RCA: INPUT 70 mV, OUTPUT 410 mV – DIN: INPUT 2 mV, OUTPUT 410 mV
2) RCA: INPUT 70 mV, OUTPUT 410 mV – DIN: INPUT 0,3 mV, OUTPUT 410 mV
3) RCA: INPUT 100 mV, OUTPUT 0,42V – DIN: INPUT 20 mV, OUTPUT 0,42V
A scanso di equivoci, ricordo che per INPUT si intende il collegamento REC IN (cioè il segnale che dal resto dell’impianto entra nel registratore), mentre per OUTPUT si intende il PLAY (cioè il segnale in uscita da inviare al resto dell’impianto)
Noto che mentre nelle prese RCA i valori sono abbastanza vicini tra loro in tutte e tre le piastre (identici 1 e 2 che sono entrambe AKAI, e molto simile il 3 che è la JVC), nelle pentapolari DIN i valori di INPUT sono invece molto diversi (2 mV per la GX-F25, 0,3 mV per la CS702D e addirittura 20 mV per la JVC).
Questo per quanto riguarda i dati a tavolino, dando per scontato che non vi siano errori di stampa nei manuali.
Il prossimo passo sarà quello di collegarle tutte (una alla volta, ovviamente!) ad un apparecchio Grundig con un cavo DIN-DIN (ho un 242 autentico, e – udite udite – CON L’ANELLINO GIALLO ORIGINALE!!! SLURP!!!) e monitorare i livelli con lo stesso segnale (ad esempio, un tono fisso ad 1 KHz), per vedere come varia il loro comportamento in registrazione e in che misura i diversi valori di INPUT influiscono sui livelli di registrazione a parità di posizione dei potenziometri.