DIN – RCA e viceversa

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  • #5205
    StefanoStefano
    Partecipante

    Ciao a tutti, ho una questione da sottoporre a Marco ma non solo a lui.

    Mentre altrove si s-cervellano sul sesso degli angeli (ossia su quale marca e tipo di cavetteria sia preferibile per spaccare il capello in quattro), a me interessano cose molto più concrete.

    Mi spiego meglio: sappiamo tutti come collegare un apparecchio che ha soltanto prese DIN ad un altro che ha solo prese RCA (e viceversa). Marco ha scritto benissimo come realizzare i cavi.

    Tuttavia, l’aspetto più importante di questo discorso, cioè il corretto interfacciamenrto ELETTRICO, non mi sembra sia mai stato affrontato, se non marginalmente in qualche forum straniero (peraltro, senza risultati di rilievo)

    Mi riferisco ai valori di sensibilità e di impedenza (soprattutto il primo).

    Molti di voi avranno notato che, quando si collega un apparecchio che ha soltanto prese di entrata-uscita DIN (come la quasi totalità dei Grundig che piacciono a noi) ad un apparecchio che ha soltanto prese RCA (ad esempio, una moderna piastra JAP), l’ascolto avviene senza problemi ma la registrazione presenta qualche inconveniente, poichè il livello che esce dal DIN è troppo basso per poterlo gestire correttamente.

    In altre parole, per poter registrare occorre portare i livelli di REC al massimo, e spesso questo non è ancora sufficiente.

    Discorso opposto nel senso inverso, cioè collegando un registratore Grundig che ha solo il DIN ad un apparecchio che ha solo RCA: il livello di uscita dall’RCA è troppo alto, e anche tenendo i livelli di REC al minimo il segnale riesce spesso a saturare l’entrata della piastra, con conseguente distorsione.

    Quindi, realizzare un cavo DIN-RCA o RCA-DIN è facilissimo, ma molto meno facile è gestire correttamente le diverse sensibilità, se non ricorrendo a modifiche circuitali.

    In verità, io ho anche un paio di piastre JAP degli anni ’70 che hanno sia il DIN che l’RCA (con relativo switch di selezione), e con queste piastre riesco ad interfacciarmi sempre senza problemi con qualsiasi apparecchio.

    Ora la domanda è la seguente (anche se immagino già la risposta): come realizzare un circuitino che, posto tra apparecchi aventi sensibilità così diversa, consenta un corretto collegamento a livello di sensibilità (a seconda dei casi, aumentando o riducendo l’intensità dei segnali)? Mi sembra evidente che dovrebbe trattarsi di un circuito ATTIVO, cioè non un semplice potenziometro.

    #5206
    StefanoStefano
    Partecipante

    Qualche esempio concreto:

    1) GRUNDIG R20 (solo DIN): INPUT TB 175 mV, LINE OUT 440 mV

    2) GRUNDIG V1000 (solo DIN): INPUT TB 175 mV, LINE OUT 200 mV

    3) GRUNDIG RPC 500 (DIN esterna): INPUT 130 mV, OUT

    4) PIASTRA AIWA XK-S7000 (solo RCA): LINE INPUT 50mV, LINE OUT 630 mV

    #5207
    StefanoStefano
    Partecipante

    Errata corrige: il livello di uscita di 200 mV che ho riportato per il V1000, in realtà, si riferisce al V2000 (che però ha anche i collegamenti RCA, ed è su questi che il livello di uscita è di 200 mV).

    Purtroppo, dai datasheet in mio possesso mi sembra che la Grundig non dichiarasse il valore del livello di uscita sui DIN.

    Però, sul service manual del mio receiver Telefunken TR300 leggo che sul collegamento DIN per un registratore esterno il valore di INPUT è di 110 mV ed il valore di output è di 1,2 mV, cosa che mi sembra congruente con quello che ho scritto all’inizio (cioè uscita DIN troppo bassa per pilotare correttamente un’entrata RCA che mediamente si attesta sui 50-70 mV)

    • Questa risposta è stata modificata 9 anni, 6 mesi fa da StefanoStefano.
    #5209
    RobertoRoberto
    Amministratore del forum

    mi sembra di aver riportato una serie di dati che grundig forniva. Non so se ci sono quelli che hai bisogno.
    Prova a guardare questo mio articolo.
    Comunque penso che siano dati recuperabili

    #5213
    StefanoStefano
    Partecipante

    Grazie Roberto, le caratteristiche che hai riportato sono quelli ricavabili dai depliants e dalle brochures dell’epoca (che ho anch’io), che riportavano la sensibilità dei vari ingressi ma non quella delle uscite.

    Evidentemente, in Grundig nessuno si era posto il problema di fornire questo dato, dal momento che i collegamenti esterni erano aprioristicamente previsti TUTTI con altri apparecchi Grundig dotati di entrate ed uscite DIN (come del resto anche i Philips dell’epoca).

    Comunque, non è poi così importante conoscere con esattezza i dati dichiarati, dal momento che IN OGNI CASO il livello di uscita di un collegamento DIN, per sua caratteristica, è sempre  insufficiente per pilotare adeguatamente un’entrata RCA.

    Quindi, il problema rimane: se si vuole registrare da un impianto Grundig/DIN con una piastra dotata solo di collegamenti RCA, occorre in qualche modo aumentare il guadagno in uscita del REC OUT (e attenuarlo nel caso opposto), possibilmente senza modificare i circuiti originali.

    Marco, aiuto!

     

    #5214
    StefanoStefano
    Partecipante

    Aggiungo solo un’ultima considerazione, dopodichè lascio la parola ad altri.

    Per attenuare un segnale in modo passivo potrebbe essere sufficiente un partitore resistivo (che, se ben calcolato, svolge la sua funzione senza alterare l’impedenza complessiva), ma decisamente più complesso è invece aumentarlo, perchè occorre una vera e propria amplificazione.

    #5215
    RobertoRoberto
    Amministratore del forum

    Oppure un pre Grundig tipo XV-7500? ha la possibilità di attenuare o aumentare i db

    #5218
    MarcogapMarcogap
    Amministratore del forum

    ciao Stefano

    letto ora il tuo post. Prima cosa che non mi torna:

    “”Però, sul service manual del mio receiver Telefunken TR300 leggo che sul collegamento DIN per un registratore esterno il valore di INPUT è di 110 mV ed il valore di output è di 1,2 mV, cosa che mi sembra congruente con quello che ho scritto all’inizio (cioè uscita DIN troppo bassa per pilotare correttamente un’entrata RCA che mediamente si attesta sui 50-70 mV)””

    tieni conto che una testina magnetica fornisce un segnale di circa 2 mV. Mi sembra molto strano che ci sia un valore addirittura più basso per un collegamento “tape”, dove i valori sono generalmente tra i 100 e i 500 mV…..

    Altra cosa, non è assolutamente errato usare un potenziometro laddove devi attenuare un segnale. Tieni conto che se vedi la circuitistica degli apparecchi intorno alle prese, trovi dei “semplici” partitori di resistenze, collegati in serie/parallelo, ciò che fa ne più ne meno un potenziometro. Viceversa, se devi amplificare un segnale serve senz altro un circuito attivo, ma qui andiamo a complicarci la vita, nel senso che lo stesso non deve alterare la qualità del segnale. per venirti incontro, dovremmo confrontarci un attimo su quale apparecchio vuoi interfacciare con un altro. A questo punto, schemi alla mano, potrei suggerirti cosa fare.

    Ultima perplessità:

    “”Discorso opposto nel senso inverso, cioè collegando un registratore Grundig che ha solo il DIN ad un apparecchio che ha solo RCA: il livello di uscita dall’RCA è troppo alto, e anche tenendo i livelli di REC al minimo il segnale riesce spesso a saturare l’entrata della piastra, con conseguente distorsione.””

    Non è che stai utilizzando l’entrata “MIC” del grundig per cui hai distorsione? La presa MIC come la Phono, è di circa 2mV.

    fammi sapere

    marco

    #5233
    StefanoStefano
    Partecipante

    Ciao Marco, grazie per la risposta.

    Credo però di dover essere più chiaro.

    Innanzitutto, io mi riferivo esclusivamente ai collegamenti AD ALTO LIVELLO, e nello specifico al collegamento di un registratore esterno (cassette o bobine, non importa).

    Quindi, il mio discorso va riferito al solo collegamento REC OUT, e non ha niente a che vedere con il collegamento PHONO.

    Ora, premesso che tutti i collegamenti TAPE degli amplificatori prevedono un’entrata (cioè il PLAY) ed un’uscita (cioè il REC), il mio problema nasce quando occorre collegare una piastra che ha un certo tipo di collegamento (ad esempio, RCA) ad un amplificatore che ha un altro tipo di collegamento (ad esempio, DIN).

    E’ qui che entra in gioco la questione delle diverse sensibilità.

    Il receiver Telefunken, ad esempio, ha sul retro la possibilità di collegare una piastra esterna, ma lo spinotto è un DIN. Questo DIN ha una sensibilità di entrata (cioè in PLAY) pari a 110 mV, il che va benissimo per collegare (IN ASCOLTO) la quasi totalità delle sorgenti esterne ad alto livello (piastre, tuner, lettori CD e quant’altro), ma ha un livello di uscita (cioè sui piedini destinati alla funzione REC) pari a 1,2 mV. AMEN.

    E valori più o meno simili hanno anche la maggior parte dei Grundig dotati di prese DIN sul retro (sempre considerando ingressi/uscite ad alto livello, quindi niente PHONO).

    Ora, se provi a collegare una piastra Grundig ad una di tale prese DIN, probabilmente funzionerà tutto bene, perchè anche le Grundig hanno quasi tutte collegamenti che prevedono spinotti DIN, e quindi si ascolterà e si registrerà senza problemi.

    Ma se provi a collegare ad un ampli dotato di DIN una piastra dotata solo di RCA, potrai ascoltare bene perchè il livello di uscita della piastra, sebbene passi attarverso l’RCA, non cambia di molto rispetto al DIN, ma se provi a registrare sarà difficile ottenere un livello di registrazione adeguato, perchè il livello di uscita del DIN (che nel caso del Telefunken, come detto, è di 1,2 mV) è troppo basso per pilotare l’entrata RCA della piastra (entrata che mediamente ha una sensibilità  che va da 50 ai 70 mV).

    E lo stesso problema, ma opposto, si presenta collegando una piastra che ha solo il DIN ad un ampli che ha solo l’RCA.

    E sto parlando del DIN di linea, non del DIN dedicato al microfono, che per le sue caratteristiche non va MAI utilizzato per collegamenti di linea (impedenza a parte, penso con orrore al fatto che in alcuni apparecchi il DIN MIC porta anche l’alimentazione di 20v!!! – proviamo ad immaginare cosa succederebbe se lo si collega ad un’entrata LINE IN / LINE OUT di un ampli…).

    Prova anche tu: prendi un qualsiasi Grundig dotato solo di collegamenti DIN (ad esempio un Receiver), collegaci un registratore che ha solo entrare ed uscite RCA (ad esempio, una qualunque piastra giapponese), oppure al contrario prendi un amplificatore che ha solo RCA (ad esempio, un qualsiasi ampli JAP) e collegaci un registratore Grundig (ad esempio, un CF5000, un MCF350, una CN830/930) che ha solo il DIN, poi prova a registrare qualcosa.

    #5238
    MarcogapMarcogap
    Amministratore del forum

    partendo dalla considerazione finale, ciò l ho fatto spesso.

    Un esempio fra i tanti, collego il mio Harman kardon (A702) ai TS1000 o CN1000 o CN930 830 ecc.

    Al di là di come vengono battezzate le prese, è la prima volta che mi imbatto con prese chiamate “line” con livelli (che siano in o out) di appena 1,2 mV. Il riferimento phono che facevo era solo per dire che le testine ed i microfoni sono gestiti da prese con questa sensibilità. Per line ho sempre ritenuto valori fra 100 e 500 mV. Ma, come dico sempre io, non si finisce mai di imparare… A valle di tutto, se si riuscisse a vedere almeno lo schema del Telefunken, il “mistero” verrebbe svelato. Se lo hai tu mandamelo pure. In alternativa, saputo il modello, potrei provare a cercarlo io… Che sia Jack, oppure Pin Jack (RCA) oppure pentapolare (DIN 45500) i valori sono sempre più o meno “standard”.

    fammi sapere

    marco

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