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Taggato: knosti, liquidi pulisci dischi, pulizia vinile
- Questo topic ha 18 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 7 mesi fa da luca visentini.
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9 Novembre 2015 alle 20:35 #11319SupercolorAmministratore del forum
Uno dei problemi maggiori per chiunque abbia in casa dischi in vinile e relativo giradischi, è quello di ascoltare al meglio il proprio “software”, soprattutto se proveniente da mercatini dell’usato. Sappiamo tutti che ci sono macchine lavadischi efficacissime ma dal prezzo davvero proibitivo (si parte dai 500 euro in su come le Okki Nokki, Nitty Gritty ed altre ancora). Sul web ci sono innumerevoli filmati che propongono metodi personali per lavare i dischi da soli in casa che però sono proposti da persone ai più sconosciuti. Io modestamente vorrei segnalarvi il metodo proposto da una persona che stimo molto, ovvero Diego Nardi. Ha scritto tantissimi articoli su riviste come “Costruire Hi-fi”, “Fedeltà del Suono” e forse altre ancora; trovo che, come potrete leggere, il suo metodo sia sicuramente adatto a chi ha un’ottima manualità, tuttavia penso possa essere adattato anche da coloro che posseggono già la macchina lavadischi dal miglior rapporto qualità-prezzo attualmente esistente, ovvero la Knosti. Se si usano i liquidi da lui proposti al posto di quello di serie proposto dalla Knosti con le relative procedure, che diventano tre invece di una sola, io credo che si possano ulteriormente migliorare i risultati che si ottengono con la stessa Knosti; se siete manualmente bravi, allora potrete addirittura fare a meno di comperarla.
Il suo metodo è proposto in questo articolo che tocca un pò in generale il mondo dei giradischi; non è per niente corto, ma penso che alla fine valga la pena leggerlo fino in fondo: Diego Nardi sfata molto bene alcuni miti dell’hi-end (come ad esempio la presunta utilità dei clamp) con motivazioni che mi sembrano molto ben argomentate, per non dire inoppugnabili.
Ecco qui il link: buona lettura
Vi aggiungo anche la discussione su Videohifi, dove comunque si danno alcune indicazioni su come usare al meglio la Knosti, potrebbe venire utile a chi già lo possiede o chi sta ragionando su un suo eventuale acquisto.
http://forum.videohifi.com/discussion/169747/macchina-lavadischi-knosti/p1
9 Novembre 2015 alle 20:42 #11321rugge55PartecipanteHo conosciuto Diego Nardi via telefono, con me è stato molto chiaro ed esaustivo, ed allergico a CCIsmi vari…
Proverò il suo metodo, anche se la Knosti, visto il prezzo relativamente basso , mi attrae.
Feedback da utilizzatori?
10 Novembre 2015 alle 10:39 #11326luca visentiniAmministratore del forumInteressante articolo, aggiungo 2 link interessanti che trattano l’utilizzo della macchina Knosti ed eventuali “ricette” per i liquidi lavadischi alternativi al liquido fornito dalla stessa Knosti:
http://www.tnt-audio.com/accessories/knosti.html
http://www.tnt-audio.com/clinica/fluidi.html
Uno dei tanti video per vedere il procedimento:
10 Novembre 2015 alle 12:01 #11327StefanoPartecipanteTutto giusto, per me la Knosti è insostituibile. Ho lavato centinaia di dischi, sempre con risultati eccellenti.
Come liquido detergente ho sempre usato acqua distillata (circa il 95%), alcool (5%) e detersivo liquido concentrato per piatti (5%).
L’unica variante da me sperimentata con successo riguarda l’asciugatura del disco, che mi sembra un argomento secondo me ingiustamente trascurato.
Infatti, dopo il lavaggio non mi piace lasciare i dischi sullo “scolapiatti”, ma preferisco asciugarli per bene con l’unico metodo davvero efficace, cioè la centrifuga.
Dopo il lavaggio, senza togliere il clamp centrale faccio un bel risciacquo sotto l’acqua corrente del rubinetto (solo la parte con i solchi, ovviamente…) e poi lo metto subito sul trapano per una bella centrifugata di almeno 30-40 secondi.
Il risciacquo è necessario, perchè se non lo si fa, poi, al primo ascolto la puntina tira su una bella pallotta di sporco misto a detergente. Niente di grave, perchè è una cosa che accade solo al primo utilizzo, però con il risciacquo non succede.
Prima che qualcuno me lo faccia notare, preciso che l’uso dell’acqua di rubinetto non è un problema, se poi si passa immediatamente alla centrifuga.
Provare per credere.
Unica avvertenza: meglio farlo all’aperto e in una bella giornata di sole, o comunque con clima secco.
Ulteriore avvertenza: il trapano deve essere di quelli con partenza “soft”, per evitare strappi che possono spezzare il perno del clamp.18 Novembre 2015 alle 13:47 #11384luca visentiniAmministratore del forum19 Novembre 2015 alle 10:36 #11394SupercolorAmministratore del forumVoglio aggiungere questa discussione iniziata da un chimico audiofilo che spiega per quale motivo molti sbagliano usando certi prodotti nel pulire i dischi. Nella sostanza dice che i migliori in assoluto sono detergenti NON IONICI usati al 10% in soluzione con acqua distillata come il Triton X-100 (facilmente reperibile, tipo qui. Questi detergenti hanno la caratteristica di non lasciare assolutamente nessun residuo sul vinile che spesso viene caricato elettrostaticamente da quest’ultimi e sono gli unici approvati dalla biblioteca per la conservazione del vinile del Congresso americano. Come sapete esiste anche la biblioteca per la conservazione delle “pizze” dei migliori film americani della storia e così via, probabilmente nella biblioteca del vinile sono conservati dischi che hanno fatto la storia della musica americana.
Nella discussione ci sono riferimenti ad altre discussioni inerenti l’autocostruzione di una macchina puliscidischi ad aspirazione come la Nitty Gritty
19 Novembre 2015 alle 15:59 #11395luca visentiniAmministratore del forumArrivato Knosti in un giorno esatto, basta ordinare entro le 16,00 ed arriva il giorno seguente, venditore perfetto anche nella comunicazione, io ho trovato su ebay ed era il più conveniente, ma è possibile saltare la baia andando direttamente al loro sito risparmiando ancora qualcosa, anche se poco. http://www.discopiu.net/search.aspx?q=knosti l’oggetto è in plastica ovviamente, molto spartano nelle finiture, ma per quello che gli si richiede non dovrebbero esserci problemi e tutti i pezzi sono acquistabili anche singolarmente, casomai uno volesse anche una seconda vasca di risciaquo, a prezzi contenuti, del resto metà del costo va nel liquido che sul sito loro oscilla tra 17 e 25 euro. Ecco il link al pdf delle istruzioni anche in italiano. http://www.lucavisentini.com/knosti.pdf</span></span>
- Questa risposta è stata modificata 8 anni, 11 mesi fa da luca visentini.
19 Novembre 2015 alle 18:45 #11396rugge55PartecipanteQuesto forum è insostituibile, davvero.
Grazie a voi.
Fabrizio Ruggeri
20 Novembre 2015 alle 9:52 #11398StefanoPartecipante@luca visentini said:
Arrivato Knosti in un giorno esatto, basta ordinare entro le 16,00 ed arriva il giorno seguente, venditore perfetto anche nella comunicazione, io ho trovato su ebay ed era il più conveniente, ma è possibile saltare la baia andando direttamente al loro sito risparmiando ancora qualcosa, anche se poco. http://www.discopiu.net/search.aspx?q=knosti l’oggetto è in plastica ovviamente, molto spartano nelle finiture, ma per quello che gli si richiede non dovrebbero esserci problemi e tutti i pezzi sono acquistabili anche singolarmente, casomai uno volesse anche una seconda vasca di risciaquo, a prezzi contenuti, del resto metà del costo va nel liquido che sul sito loro oscilla tra 17 e 25 euro. Ecco il link al pdf delle istruzioni anche in italiano. http://www.lucavisentini.com/knosti.pdf</span></span>Esattamente dove l’ho comprata io, ed è la mia seconda Knosti (la prima si perde nella notte dei tempi…).
50 euro spedita.
Il liquido Knosti non l’ho nemmeno aperto, e l’ho regalato a un mio amico. Mi sarebbe piaciuto acquistare una Knosti senza liquido, risparmiando quella ventina di euro, ma non era possibile.
Piuttosto, se l’uso è frequente (come nel mio caso), consiglio di fare ciò che non ho fatto io, cioè acquistare a parte una spazzola di ricambio (intendo dire con la stessa spedizione).
Buoni lavaggi, e… mi raccomando: asciugare bene i dischi!20 Novembre 2015 alle 9:54 #11399StefanoPartecipanteP.S. Senza voler demonizzare questa o quella categoria, a me sembra che i chimici sono un po’ come gli ingegneri: quello che dicono va sempre preso con le pinze…
Mai come in questi casi vale il detto: tot capita, tot sententiae… e alla fine ne sai meno di prima -
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