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Taggato: Audiorama 8000, Grundig CCI, Trens Audio 10.1, Verità scomode, XV7500
- Questo topic ha 14 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni fa da Roberto.
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7 Ottobre 2014 alle 13:37 #5389RobertoAmministratore del forum
Con Grundig si può mischiare sacro e profano
Un po’ istigato dall’amico Luca “Supercolor”, un po’ perchè ogni tanto devo far girare gli apparecchi onde evitare guasti, mi sono permesso di fare un esperimento.
Ho sempre pensato che un impianto non ha un solo cuore. Ne ha tanti. Ogni componente ha la sua importanza. Si parte dalla sorgente che deve essere in grado di estrarre tutte le informazioni dal supporre e renderle fruibili. Il preamplificatore svolge poi un importantissimo compito: ricevendo in entrata segnali analogici di potenza molto bassa, li riemette in uscita amplificati a sufficienza per poter essere accettati dall’amplificatore di potenza. in questa fase qualsiasi imperfezione, interferenza, rumore, deve essere evitata. Il preaplificatore deve sempre essere di ottima qualità.
Il finale di potenza amplifica il segnale e lo invia ai diffusori. I diffusori devono essere costruiti in modo da restituire nel modo più fedele possibile l’evento registrato.
Ho sempre pensato che il finale non fosse una cosa impossibile da realizzare. Infatti moltissimi autocostruttori casalinghi si cimentano nella produzione. Danno magari nomi altisonanti legati alla linearità del segnale ma, sotto sotto, mettono insieme un mero amplificatore di potenza come ne esistono milioni.
La parte più difficile da realizzare è il preamplificatore.
Grundig ha realizzato da sempre ottimi circuiti di preamplificazione. Sin dai primi apparecchi prodotti fino ad arrivare a quelli inseriti negli RPC e negli Studio.
Ho quindi voluto provare a mettere insieme un impianto composto da una sorgente pluri collaudata come il Philip CD151 che con i suoi convertitori TDA1540 riesce ad essere analogico e piacevole come pochi altri lettori.
Il Grundig XV-7500 è il cuore pulsante dell’impianto Hi-Fi. Preamplificatore realizzato senza badare a spese si differenzia dalla produzione degli anni del decadimento portoghese avendo beneficiato dell’esperienza progettuale ereditata dall’RPC500.
I diffusori sono le splendide Grundig Audiorama 8000. Le casse più costose mai prodotte in casa Grundig. Avrei potuto utilizzare le 850a e 1500a della serie professional ma ho voluto verificare la precisione del dettaglio sonoro tipica del finale in prova.
L’oggetto non è un Grundig ma un finale molto pubblicizzato in ambito audiofilo: Il Trends Audio 10.1. Leggete tranquillamente la recensione Luca Cadeddu. Non devo aggiungere altro a quanto ha già ben documentato lui.
La mia curiosità era legata a se questo piccoletto avesse avuto benzina per pilotare le Audiorama 8000. Bene… lo fa senza problemi.
Il Ta 10.1 è stato settato in modalità finale di potenza. Mettendo a poco più della metà la manopola il volume è sufficiente per sonorizzare un locale di 36 mq.
Il messaggio sonoro è preciso e convincente. Nessuna sbavatura o tentennamento. I bassi ci sono tutti e la tenuta in potenza è di livelli altissimi. Chiunque dica che le Audiorama non riescano a riprodurre una scena precisa o non ha mai ascoltato queste casse oppure le sta ascoltando con apparecchi poco performanti.
La prova ha quindi ha avuto esito altamente positivo e mi ha portato alla conclusione che se sorgente e preamplificatore sono di altissima qualità il finale ha solo il compito di amplificare il segnale. Deve farlo senza fare danni. Come dice il mio amico Marco “se l’amplificatore riceve nebbia amplifica nebbia”. Il Ta 10.1 riceve dall’XV-7500 il meglio e amplifica il meglio senza conferire colorazioni.
Unica pecca i costi. Questi apparecchi in classe D erano nati per costare poco. Oggi come oggi, per la legge della domanda e dell’offerta i loro prezzi sono lievitati. Un buon Studio 2220, acquistato in Germania, ha costi più o meno analoghi e restituisce comunque tutta la musicalità che serve con in più una radio e un giradischi.
8 Ottobre 2014 alle 7:54 #5405GiuseppeBloccatoHai troppa ragione Rob! Ieri sera ispirato dal tuo articolo ho attaccato la targhetta delle Grundig alle Sonus Faber Cremona e adesso suonano come le audiorama! Provare per credere! Pazzesco! Grazie Rob!
8 Ottobre 2014 alle 8:01 #5406RobertoAmministratore del forumGiuseppe, il tuo intervento lascia capire la tua padronanza della materia. Ogni intervento illumina il nostro percorso in questo mondo dell’Hi-Fi.
Cosa possa averti ispirato nel mio articolo nel volere attaccare una targhetta alle casse lo sa solo la tua mente.
Se le tue casse sono le “Cremona” prova ad attaccare il coperchio dela mostarda Sperlari. Magari le Sonus Faber si sentiranno in famiglia e suoneranno quasi come casse che gli spennagrulli vendono a 3800 euro ma, per ascoltarle bene, non bisogna stare in piedi altrimenti perdono i medioalti.
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8 Ottobre 2014 alle 8:44 #5407pasgalPartecipante@Giuseppe said:
Hai troppa ragione Rob! Ieri sera ispirato dal tuo articolo ho attaccato la targhetta delle Grundig alle Sonus Faber Cremona e adesso suonano come le audiorama! Provare per credere! Pazzesco! Grazie Rob!Il ruolo del disturbatore mette in mostra il poco spessore come uomo. Predicar bene e razzolar male, invece, mette in risalto il grado di intelligenza ed onestà, dello stesso.
Cofondatore GRUNDIG love.org8 Ottobre 2014 alle 13:26 #5410ThomasPartecipanteLe Audiorama, per quella che è la mia esperienza, vanno ascoltate con il Woofer in fronte ed i Tweeter ai lati come tra l’altro spiega la Grundig quando nei libretti istruzioni mostra come “sdraiare” in orizzontale le casse.
I tweeter sono sempre ai lati, all’esterno.
In questo modo le Audiorama suonano benissimo.
Morale: prima di giudicare frettolosamente le Audiorama occorre che in primis siano veramente a posto e poi che siano ascoltate nella maniera giusta.
Roberto
8 Ottobre 2014 alle 13:36 #5411GiuseppeBloccatoPasqualino! Ma io sono serissimo! Se poi invece vuoi intendere che non bisogna disturbare il conducente ti rispondo che il luogo è pubblico e finche non offendo nessuno posso scrivere quello che voglio. Ho letto i tuoi interventi in tal senso su un altro forum. Non avrai cambiato idea vero?
8 Ottobre 2014 alle 13:47 #5412RobertoAmministratore del forumPeppiniello, anche i cessi sono pubblici, puoi anche entrare con un passamontagna per non farti riconoscere ma se la fai fuori sei e rimani un maleducato.
Il concetto vero è che non esiste nessuna catena full CCI. La prova provata dai fatti è che collegando una sorgente valida ad un preamplificatore che esegue a dovere il proprio compito istituzionale e inviando ad un finale di potenza il segnale, riusciamo a riprodurlo in maniera fedele ed impeccabile.
Le casse Grundig sono fatte così bene che riescono a riprodurre in modo egregio il tutto.
Partendo da un registratore professionale come il Telefunken M15a l’assioma mi è stato subito chiaro. Ho capito che il segnale doveva nascere perfetto per poter essere poi amplificato. Il mio RTR era, ed è tutt’oggi, la miglior sorgente possibile. Di CCI non ha nulla dico NULLA. Inviando il segnale ai miei impianti Grundig si riesce ad ottenere un risultato strepitoso. Il tutto senza stracci, sviamento di minuteria meccanica, dadi bulloni. Non devo mettere il piattello di un 45 giri da nessuna parte ne curarmi di particolari accorgimenti per riprodurre fedelmente. Pare che anche la luna piena non effettui metamorfosi alla musica.
Capisco che alcune persone si sentano di giustificare i 3800 euro sborsati per una coppia di replica in legno di casse Grundig.
Capisco che si debba per forza trovare un nesso logico per autogiustificare l’esborso di altre svariate migliaia di euro per amplificazioni pseudo Hi-Fi ma senza marchio CE e che comunque devono essere sempre accoppiate ad un preamplificatore Grundig. Capisco… sono molto comprensivo…
Capisco anche la frenesia di rendere partecipi anche altri appassionati alle proprie scelte. Ottimo sistema per far tacere la vocina interna che li interroga tutte le mattine sul presunto incauto acquisto perpetrato. Basta trovare qualcuno che, più per buona educazione che altro, faccia qualche compimento per mettere per qualche tempo sotto anestesia l’andamento psichico del soggetto.
Queste sono le vere VERITA’ SCOMODE.
8 Ottobre 2014 alle 14:09 #5415GiuseppeBloccatoScusa Rob ma con chi stai parlando? Non si capisce niente di quello che dici. Puoi essere più chiaro? Quali sarebbero queste repliche di casse Grundig? Chi le fa? Cos’è una catena full CCI?
8 Ottobre 2014 alle 14:16 #5416RobertoAmministratore del forumPep te lo abbiamo già detto qui nessuno è fesso. Proprio per questo siamo venuti qui. Se non capisci quello che scrivo, visto che le frasi hanno sempre un soggetto un verbo e un complemento (quasi sempre “oggetto”) penso ti trovi nel posto sbagliato. Hai consigliato tu il sito forum che parla di quella robaccia. Visitalo più spesso.
Altrimenti… digita su Google Grundig CCI. I primi due link sono le farneticazioni. Al terzo posto le nostre conclusioni, poi una sequela di commenti molto istruttivi. Due o tre commenti di Lucio Cadeddu sul fenomeno te li avevo già indicati. Leggili, mi raccomando. Meditali prima di rispondere magari affrettatamente.
Guarda che per raccontare palle occorre avere una buona memoria o forse un numero limitato di nicname diversi sugli svariati forum di Hifi in rete.
Comunque io non ho tutta la pazienza che credi… lasciaci
GRAZIE
8 Ottobre 2014 alle 14:38 #5417RobertoAmministratore del forumRiporto un commento molto istruttivo di un altro Giuseppe, molto più afferrato in materia HiFi apparso recentemente su FB
Giuseppe Mazzilli ma certo Roberto, condivido questi tuoi pensieri, è cosi. E’ sempre opportuno che il segnale sia buono alla fonte perchè in genere le correzioni apportate ad un segnale che nasce povero introducono distorsioni armoniche ravvisabili ad orecchio, specialmente per le correzioni in alta frequenza giacchè più è alta la frequenza da correggere, più è difficile sostenerla. Un buon segnale alla fonte permette di abbattere le correzioni ed utilizzando una catena di amplificazione onesta il risultato è assicurato per la linearità. Poi si può passare ad esprimere il proprio giuduzio soggettivo sulla timbrica dell’ impianto e sulle diversità inevitabili da marca a marca e da modello a modello, giacchè ogni apparecchio ha la propria voce, proprio come noi, che varia dal disegno circuitale, dal numero e dal tipo di componenti utilizzati. L’ amplificazione di segnale avviene attraverso la modulazione dinamica di una tensione molto alta, alta almeno tanto quanto il picco di segnale che si vuole ottenere ed anche più e questo lavoro lo svolge il transistore al suo interno. E mentre lo fa caratterizza questo suo lavoro associando lievissimamente un rumore suo tipico alla tensione che maneggia, sovrapponendolo. E come un rubinetto di casa che modula l’ intensità dell’ acqua e mentre lo fà associa una risonanza meccanica al flusso d’ acqua, caratterizzandola col caratteristico rumore meccanico. Ogni transistore ha la propria voce come ogni rubinetto. Farà ridere questo accostamento ma in elettronica spesso si usa accostare lo studio dei parametri elettrici a quelli meccanici Bene, questo per ribadire che non esisterà alcuna accortezza della vite d’ ancoraggio di una testina da tener lenta nè attenzioni rivolte alla posizione di un centratore di 45 giri sul piano di un giradischi, nè stracci o altro nelle vicinanze di un gruppo di cavi ( di potenza, peraltro, dove la corrente se ne infischia di induzioni esterne se non notevoli) che possano turbare la fisiologia di un segnale, per giunta in campo udibile, dove invece la fisica dimostra che potrebbero avvenire a frequenze ultra alte. Quindi consiglio a tutti di tenere le proprie macchine per come sono senza esoterismi di sorta, avendo solo, questo si, accortezza nel manutenerle per tenerle in efficienza come si fà per una moto o una automobile. E di puntare sempre allo scopo di questo grande gioco di marche e di modelli: sentire la Musica e tutto l’ appagamento e l’ armonia di cui abbiamo tutti bisogno. -
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