Le 503 non le conosco. Le Audioprisma 506 invece le conosciamo molto bene. Le Ha anche Marco Cristadoro. E’ un estimatore.
Le 503 Audioprisma hanno i medesimi componenti delle 506. La sola differenza sta nelle dimensioni del mobile.
Facendo un rapporto le 703 stanno alle 706 come le 503 stanno alle 506.
Le 706 Audioprisma le posseggo e ne sono felicissimo.
Si tratta di diffusori costruiti senza risparmio. Timbricamente leggermente scuri spetto a quelli costruiti negli anni successivi. Capacità di ricostruzione del palcoscenico reale anche grazie al particolare rifasatore delle alte frequenze.
Le 503 audioprisma, a differenza delle 506 hanno il problema di rendere al meglio solo con il proprio piedistallo (identico a quello delle 703). Un posizionamento a terra potrebbe essere molto penalizzante anche perchè il suo riesce a regolare l’angolazione e quindi la taratura del diffusore in ambiente. Ogni ambiente reagisce in modo diverso e la messa a punto di questi diffusori è fondamentale.
A differenza delle 70x le 50x non hanno midrange. Sono comuunque godibilissime e assecondano l’ascolto di ogni genere musicale (come tutte le migliori casse dovrebbero essere).
Le Audioprisma non sono molto amate in “certi” ambienti in quanto hanno la capacità di smascherare le magagne delle amplificazioni. Ascoltate con un impianto a valvole sprigionanano completamente le potenzialità sviscerando la timbrica reale degli strumenti.
Non è escluso trovarle a distanza di anni con il cross over non più performante a causa di condensatori non più efficienti. In Francia queste casse sono ricercatissime. I francesi, molto meno “puristi” di certi italiani non si fanno molti scrupoli e sostituiscono i condensatori con modelli costosi e collaudati ripristinando al 100% le potenzialità dei diffusori.
Non ho mai avuto il piacere di poterli ascoltare e confrontare con quelle mai toccate ma non escludo che il ripristino possa anche togliere quel fattore “scuro” che sopracitavo.
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