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“Colgo questa occasione per dirti che tempo fa ti avevo mandato una lunga mail, proprio in merito alle radio e alle SDR, per un confronto sull’argomento “radio” che mi è sempre piaciuto molto… l’avevi ricevuta?”
per un anno intero ho aspettato una risposta… ma si vede che non sono abbastanza importante, oppure simpatico, per meritarla.
Grazie comunque.
…per quel che mi riguarda a me non è mai successo, ma di post ne scrivo anche pochi.
Però confermo quanto scritto da “Myhobby”: le pagine rimangono nella memoria del browser e non si aggiornano se non le si ricarica da capo.
Non so però se lo fa con tutti i browser… (io come browser utilizzo Firefox, su un T23 con o.s.Win Xp prof.: cose tutt’altro che attuali.)
“ho solo un problema, non riesco a resistere alla tentazione di rimetterli in funzione, allora invece di trovarmi tra le mani un donatore di componenti mi trovo un’altra fonte di problemi da risolvere, non riesco a resistere, li guardo mi sembra che soffrano ed allora inizio a tentare di ripararli….”
Questa è la miglior frase che abbia mai letto a descrizione di un “male” che affligge anche me, e al 100%.
(Per fare un esempio, anche se non si tratta proprio di Grundig, nel 2013 ho comprato un Motorola Milestone usato, con il preciso scopo di -ucciderlo- per prelevarne gli organi da tenere di scorta per “quello nuovo”.
Poi ho visto in che stato era… gli ho cambiato il touch screen… gli ho dato una bella pulita, e da quella data il “nuovo” è finito in un cassetto, mentre la potenziale vittima è tuttora in servizio…) Strani mali!
Sto seguendo con interesse la “saga” del tuo RPC 500, e ti auguro di salvarlo.
Mi sembra però che sei ad un passo dal traguardo.
Qualche sito che vende il TCA 530 ho visto che c’è, ma i rischi che non siano nuovi sono alti… tanto vale fare come dice Stefano: con pochi soldi si ottengono inoltre molte più parti, che possono servire in futuro.
Auguri e saluti!
(p.s. per Stefano: sono infine riuscito a trovare un VU meter per l’SV 200 e sono riuscito ad adattarlo, anche grazie alle regolazioni presenti sull’ampli. Certo uno strumento originale (equipaggio mobile) sarebbe meglio, ma nell’attesa va bene così. Inoltre nell’occasione dello smontaggio ho anche ridotto di 2 volt la tensione alle lampadine, perchè altrimenti hanno vita troppo breve (circa un paio d’anni e poi una per volta iniziano a cedere… non so quante ore di funzionamento reggano, ma mi sembrano comunque poche). Certo la luce è più bassa, ma ci si abitua, e ho “scoperto” che una lampadina da auto 12V 21W, sottoalimentata per avere una luce soffusa, sta durando moltissimo: sono ormai ben 4 anni ed è quasi sempre accesa!)
Ciao Giuseppe,
sto seguendo anch’io la saga del tuo RPC.
A questo link ho visto che ci sono dati utili. Magari si trova anche di meglio, ma visto che sapevo del sito…
a pagamento: http://www.manuals.agency/manuals.php?search=grundig+rpc+500+b&send=Search+%3E&lang=en#.WNGE1jXgGCk
gratuito, in tedesco, trovato poco fa: http://freeservicemanuals.info/en/servicemanuals/viewmanual/Grundig/RPC500/
Condivido.
Ed è lo stridente contrasto fra la predicazione della salvaguardia di ambiente & risorse e la “necessità” di vendere di più, ad ogni costo, che mi fa incxxx.
Riparare gli oggetti di recente produzione non è più un vantaggio per nessuno, anche a saperlo ancora fare… perchè magari dopo aver perso ore sul “malato geneticamente condannato a morte” ci si potrebbe sempre sentire dire: “ah ma se lo sapevo che mi veniva a costare così la riparazione, lo compravo nuovo e avevo anche la garanzia”.
Le uniche riparazioni che danno ancora qualche soddisfazione sono quelle di radio e stereo degli anni “d’oro”, magari anche perchè per lo più appartengono a chi ha un certo tipo di mentalità, volta a conservare piuttosto che rottamare.
Dico anch’io la mia, sperando di essere utile e non “di troppo”:
magari aiutandosi con lo spray congelante si potrebbe scoprire il/i componenti in deriva o in perdita, raffreddandoli uno alla volta, iniziando da transistors e cond, perchè va a finire che sarà un tantalio malefico (che anch’io “adoro”).
Ehilà Marco, ciao e buon anno!
Già la rinascita dell’AM… è proprio così, qualcuno ci prova.
Sarebbe la fase: AM ai privati…
Dalle mie parti infatti sono comparse e si sentono abbastanza bene: Radio Studio X, che ritrasmette anche I.B.C., 1584 kHz su MW, e Channel 292, 6070 kHz su 49 mt SW, da Rohrbach, la quale ritrasmette anche programmi di altre emittenti.
Per molto tempo e prima di queste, ha “tenuto” anche “The Mighty K.B.C.”, su 6095 kHz, Olandese da Nauen, con i suoi week-end di rock’n roll, ma adesso trasmette solo più saltuariamente. Sarebbe interessante sapere se le ricevi anche tu a Roma.
Colgo questa occasione per dirti che tempo fa ti avevo mandato una lunga mail, proprio in merito alle radio e alle SDR, per un confronto sull’argomento “radio” che mi è sempre piaciuto molto… l’avevi ricevuta?
Io sono un affezionato “secolare” del “Giornale Radio del Piemonte”…
Magari lasceranno vivere l’FM ancora fino al 2020…
(Ricordo che per il mio Satellit 2000 comprai il “Grundig SSB Zusatz”, accessorio esterno per poter ascoltare anche i “radioamatori” che trasmettevano in SSB: finirà che faranno un decoder anche per le radio FM. O almeno ci spero).
Ciao Antonio Salvatore (anche dei Grundig)
ho letto solo oggi questo post e ti racconto quanto accaduto a me negli anni ’80.
Mi fu dato in riparazione un giradischi a trazione diretta, la cui marca non ricordo più, il quale faceva proprio come il tuo: dopo pochi secondi dall’accensione raggiungeva velocità di rotazione folli, non regolabili.
Per puro caso durante le prove scoprii che sollevando dal dissipatore l’integrato la velocità tornava normale e regolabile. L’integrato era rettangolare come i finali audio TDA (per intenderci SIMILE a questo qui: http://digilander.libero.it/nick47/22tw01.gif).
Nel caso mio fui fortunato, e per “risolvere” il problema fu sufficiente mettere una mica isolante fra IC e dissipatore.
Per Stefano:
già: la musica a”quadretti” oppure… il silenzio. Ho usato la tua stessa definizione in un commento su “Le Radio di Sophie” qualche mese fa.
Mi ricordo assai bene che la TV analogica la vedevo con un pezzo di cavo inserito nella presa di antenna! Quando poi si passò (ci obbligarono a passare) al digitale non fu più affatto così, e con la stessa “antenna” molti canali diventarono proprio “a quadretti”.
Sono anch’io un inguaribile conservatore e ascolto tuttora onde medie e corte, anche se rispetto agli anni ’80 sono rimasti veramente in pochi.
Andrà a finire che per qualche anno le vecchie frequenze e modulazioni verranno date ai privati, per poi (visto il rapporto costi-benefici) cadere inevitabilmente in un definitivo oblìo.
Per le nostre radio FM ci sarà magari qualche convertitore, come fu per la TV, ma a causa di questa svolta quanti saranno a lasciar perdere gli acquisti “vintage”?
Penso ai meravigliosi Satellit, dei quali apprezzai a lungo il 2000, e mi viene una gran malinconia.
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