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Lesa Zaffiro Riparazione amplificazione

Come da titolo, oggi affrontiamo una restaurazione “parziale”, nel senso che mi è stata inviata la sola parte relativa all’amplificazione di questa storica fonovaligia.

La foto gentilmente offerta dalla rete.

 

arrivo 1

Ecco come è arrivato, meticolosamente imballato.

arrivo 2

A sinistra intravediamo l altoparlante “electronic melody”….. (CIARE..?) e a destra la parte amplificatrice a valvole.

arrivo 3

All’ apertura balza all’occhio che il trasformatore di alimentazione ha qualcosa di particolare….. in sostanza non è quello che combaciava con la sede del telaio. E’ stato sostituito perchè il vecchio ha preso fuoco (ci sono ancora tracce di bruciatura).

arrivo 4

arrivo 5

Nulla da obiettare: se fornisce i 6,3V di filamento e la giusta tensione anodica: va bene, nessuna influenza sul suono. L’unica cosa è che non può vagare in questo modo (perchè non bloccato in nessuna maniera)  un trafo …anche pesante tra l’altro.

sotto 1

Questo amply è già fornito di diodo per l’anodica .

sotto 2

sotto 3

Ecco gli ancoraggi della 6,3V alternata.

cablaggio 1

Va completamente tolto il trasformatore, per questa ragione battezziamo tutti i collegamenti.

cablaggio 2

Tempo fa forse queste cose potevano essere ammesse….ora , anche relativamente alle norme di sicurezza, ma anche per restaurare pari al nuovo…non più!

termorerstringente

Che dite va meglio?

cablaggio 3

Importante la “twistatura” nei collegamenti percorsi da corrente alternata…..Mi spiego: è meglio che i cavi percorsi da alternata siano intrecciati (zig zag) durante il percorso. Questo elimina spurie parassite che possono essere intercettate/captate dalla bassa frequenza e restituite sull’altoparlante.

cablaggio 4

Ora mettiamo del termorestringente sull’intero cavo.

cablaggio 5

trafo uscita

Stesso sul trasformatore di uscita…

uscita

test 1

“Sulla fiducia” ho già impiegato parecchio tempo per quanto fatto fin’ora. Tuttavia, prima di forare le asole del telaio, preferisco provare che non ci siano danni seri che vanifichino il tutto.

test 2

Mai quanto in questo caso occorre il variac per dare tensione in modo graduale….. va detto che è stato isolato con del nastro tutto il cablaggio destinato al piatto e comunque in cui ci sia rete 220 VAC.

test 3

Non avendo puntina/testina, collego una femmina da pannello RCA dove collego un moderno IPOD.

test 4

Una fase (a seconda di come si “gira la spina”) può essere sul telaio, quindi assicuro il telaio stesso su una morsa ed eviterò di toccarlo …….

telaio 1

Funziona…..quindi possiamo allargare ed adattare le asole per il TRAFO presente. (consiglio trapano a colonna..). In questa foto il trasformatore è già a dimora.

final test 1

Saldiamo nuovamente la 6,3 e l’anodica.

final test 2

Il cablaggio è ora come da casa madre. Non è solo una questione estetica e funzionale (il percorso dei cavi è studiato) ma anche di sicurezza.

final test 3

Il suono è gradevole e sono certo suonerà a meraviglia della sua “valigia”.

Buon Ascolto

marco

 

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