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Sostituzione lampadine receiver serie larga

Un ringraziamento sentito al mio receiver numero 3, quello da cui attingo per i pezzi di ricambio. Non si presenterà al meglio, ma si presta egregiamente allo scopo documentativo, senza dover scollegare e smontare i receiver regolarmente funzionanti.

Il problema delle lampadine bruciate è assolutamente all’ordine del giorno. Facilissimo lo siano in parte o totalmente al momento dell’acquisto, ma se non lo fossero, prima o poi credetem, si spegneranno.

L’articolo è  rivolto a tutti i receiver serie larga ed apparecchi costruttivamente analoghi, come alcuni preceiver del periodo. Vedi preceiver x55, che nonostante l’evoluzione digitale che diventerà totale nel 1979 con l’x6500TP, conserva ancora un Vmeter a lancetta, sostituendo solo quello della frequenza con un display.

Le luci sono per l’esattezza 5: due identiche per l’illuminazione dei 2 Vmeter, con zoccolo T5 due più grosse, sempre identiche tra loro per l’illuminazione della scala parlante con zoccolo T10 ed un’ultima per l’illuminazione dell’ago della scala parlante, sempre T5.

Iniziamo con la procedura di sostituzione delle lampadine dei Vmeter, le cui specifiche da schema Grundig risultano essere 12-15 V/30 mA.

Oltre alla lettura del presente, vi rimando ad altri pubblicati da Marco Cristadoro tempo fa, al loro interno troverete altre utilissime informazioni. Trovate i link a fine articolo. Al momento ci occuperemo  solo della procedura di smontaggio e sostituzione.

 Tutte le operazioni non richiedono grandi capacità, ma sicuramente un minimo di pratica elementare con il saldatore nel caso di sostituzione della lampadina dell’ago della scala parlante.

L’esposizione è volutamente semplice, qualcuno la riterrà fin troppo esplicativa, della serie “bastava aprire e guardare dentro, non occorreva perdessi tempo con tutte queste cose banali, la cosa ci offende, mica ci hai preso per fessi”, tuttavia mi metto nei panni dei profani totali e penso che quando ho dovuto aprire io il mio primo receiver, una guida passo passo come questa, mi sarebbe servita.

APERTURA RECEIVER

Individuato un ripiano sufficientemente spazioso per consentirvi un lavoro tranquillo, assicuratevi di avere a portata un posto dove custodire le viti evitando caschino e finiscano  sotto mobili complicandovi la vita.

Il receiver è assemblato in modo particolare, non ci sono coperchi da svitare ed aprire, ma una sorta di ‘vestito’ da sfilare, un vero e proprio guscio, per intenderci. Non conoscendo questo tipo di assemblaggio, si potrebbe partire spiazzati e nel tentativo di apertura, perdere tempo nella migliore delle ipotesi o danneggiare qualcosa nella peggiore.

Prima di tutto occorre estrarre le 5 manopole poste sul frontale a sx. Sono sistemate a pressione, basterà quindi sfilarle senza preoccuparsi della posizione perché il perno su cui sono alloggiate ha una memoria che ve le farà rimontare in posizione corretta.

Adagiate ora  il receiver capovolto sul vostro piano, come da foto, inutile ricordarvi che per evitare graffi è bene prevedere  anche un semplice asciugamano tra piano ed apparecchio.


Vi troverete davanti a diverse viti. Ignorate assolutamente quelle perimetrali e prendete in considerazione le sole 5 cerchiate in rosso nella foto. Si tratta di 4 viti di identica lunghezza, più una molto più corta, la numero 5 dell’illustrazione. Nella foto che vedete sopra, guardando lo spigolo sx, vicino al piedino prossimo al frontalino dell’apparecchio, notate una vite, si proprio una di quelle che abbiamo detto non vanno svitate. Vicino a quella vite potete vedere anche un forellino. Si tratta della sede in cui normalmente è alloggiata un’altra vite, mancante in questo apparecchio non funzionante. Ricordate questa posizione perchè nei receiver, all’interno c’è il condensatore di massa di cui accenneremo tra poco e di cui parla l’articolo di Marco Cristadoro (secondo link alla fine di questo articolo).

Svitate tutte e 5 le viti e mettetele in luogo sicuro.

Prima di procedere con l’apertura vera e propria, allentate le 3 viti collocate in alto sul retro del receiver. Spesso non è necessario, ma se serrate bene, potrebbero esserci dei problemi a sfilare il guscio esterno. Come scritto anche nella foto, queste tre viti non vanno tolte, solo allentate quanto basta per consentire l’apertura. Una volta aperto potrete vedere che si connettono ad una barra metallica.

 

Con il receiver posizionato in verticale con frontale verso l’alto, come da foto, con movimenti delicati, procedete sollevando verso l’alto tutto il guscio esterno che è composto di fondo, dorso, lati e frontale in unico blocco. Durante l’estrazione non forzate mai eccessivamente e lo stesso quando simonterete il tutto. All’interno c’è un condensatore di massa avvitato alla parte che si estrae che se non ben schiacciato, potrebbe essere danneggiato. Vedi secondo link a fondo pagina.

Una volta sfilato, potete metterlo da parte e procedere alla ricerca delle lampadine.


A questo punto è obbligatoria una premessa, non sempre la mancata accensionde delle lampadine è imputabile ad un loro danneggiamento, infatti tutte quante vengono a monte protette da un fusibile, in caso di ‘morte’ di tutte le lampadine potrebbe essere chiamato in causa anche questo fusibile, vale quindi la pena darci una controllata, in particolare se ci accorgiamo che le lampadine nuove comunque non si accendono. Dove troviamo il componente? Guardando dall’alto e frontalmente il receiver, lo individueremo sulla sinistra, vicino al grosso trasformatore, tanto per intenderci.


630 mA AT/SB

Ho estratto il fusibile in modo si legga la sigla 630 mA AT/SB.

LAMPADINE VMETER

Sopra i Vmeter noterete una barra metallica tenuta in sede con una vite, che potete sviterete per toglierla.



Dando un’occhiata esternamente ed internamente, capirete come sono tenuti in sede i due Vmeter. Due linguette plastiche nella parte alta, inserite nei due fori superiori e due molle che terminano su due piolini plastici posteriori.

Occorre sfilare i due piolini superiori portando verso il basso tutto il Vmeter ed estrarlo in avanti, ma al momento non potete farlo, occorre prima liberare il campo dalla basetta arancione con i 3 led del tunoscope. Molto semplicemente basta togliere la vite e svincolare la basetta dal telaio. Sul retro noterete un foglietto plastico bianco che non sarà complicato ricollocare prima di rimontare il tutto.


Ora potete sfilare anteriormente il blocco del Vmeter, le molle resteranno attaccate  e si sfileranno posteriormente.

Nella foto, segnalati con le 2 freccie rosse potete vedere la molla (freccia verticale) e dietro (freccia orizzontale) il piolino con il quale si accoppia.

La lampadina è collocata in un alloggiamento a sx. Per estrarla senza tirare sui fili, basta un cacciavitino o altro oggetto che vi permetta di spingere la lampadina verso il basso e sfilare il tutto.

La lampadina è inserita a pressione, basta sfilarla a mano e sostituirla con la nuova.


Rimontando la lampadina fate attenzione, lo spinotto in cui inserite la lampadina va inserito nell’alloggiamento del Vmeter facendo attenzione a non farlo scivolare eccessivamente in dentro, evitando che la lampadina venga a contatto con la plastica nera del Vmeter. Il problema più grande in genere è attribuito all’utilizzo di lampadine eccessivamente potenti, con conseguente fusione della plastica, ma per esperienza personale ho notato che anche una lampadina idonea se a contatto con la plastica, pur non fondendola, finisce col cuocerla rendendola friabile come un biscotto, basterà toccare con le dita per sbriciolare tutto. Di seguito una foto esplicativa, si vede in colore rosso il blocchetto non originale in cui è inserita la lampadina.

 

Se volete avere la certezza che la lampadina sia bruciata e la visione del filamento non vi convince, potete utilizzare un semplice tester, se ne trovano ovunque anche entro i 10 euro, tenerne uno in casa per queste ed altre cosine, può tornare utile. Ho fotografato proprio uno di questi giocattolini dal basso costo. Impostate il selettore circolare sul valore più basso della parte dei riferimenti relativi alla misura delle resistenze, in questo caso 200. Sul display comparirà il valore 1. Questo è il valore che continuerete a visionare se la lampadina è effettivamente bruciata, altrimenti un valore numerico che varierà in base alla resistenza della lampadina che andrete a misurare.

Queste lampadine sono effettivamente molto piccole e potrebbe non essere così semplice utilizzare i due puntatori del tester, lo so per esperienza personale o se preferite proprio per Inesperienza personale. Alla fine ho individuato quello che per me è il sistema più semplice. Se cominciate ad avete problemi con la vista a breve distanza (io si visto che a giugno ne compio 50) munitevi di una lente di ingrandimento per individuare la disposizione dei contatti sullo zoccolo della lampadina, solitamente sfalsati, uno da un lato e l’altro dall’altro. Prendete i due puntatori come impugnereste delle bacchette per cibo cinese e come in foto cercate di metterli in contatto con i contatti della lampadina. Insistete un po’ con pazienza, se la lampadina è funzionante leggerete il relativo valore, altrimenti resterà fisso il numero 1.

Procedete col rimontaggio.

Nel caso il problema fosse circoscritto ai soli Vmeter potete saltare la parte seguente ed andare direttamente alla chiusura del receiver. Capita tuttavia che non siano bruciate queste lampadine, ma quelle della scala parlante oppure di quella dell’ago scorrevole. Nella peggiore delle ipotesi il receiver ha tutte e 5 le lampadine fulminate. Procediamo quindi con l’identificazione delle restanti.

LAMPADINE SCALA PARLANTE

Sono 2 come anticipato, più grosse e facilissime da sostituire.

Marco Cristadoro ha sperimentato con successo delle lampadine rintracciabili da un elettrauto 12V -5 watt. Ecco un possibile link se si preferisce procedere on-line

http://www.ebay.it/itm/111542553869?_trksid=p2060353.m1438.l2649&ssPageName=STRK%3AMEBIDX%3AIT

Nella foto seguente potete vedere la parte posteriore del vano della scala parlante, con i due cilindretti in cui anteriormente vengolo alloggiate le 2 lampadine.

In questa foto la vista frontale invece:

In questo receiver è stata smontata la funicella della sintonia che quindi non vedete passare nelle asole e carrucole. Manca anche il condensatore variabile della sintonia che normalmente termina con l’alberino e la relativa rotella inrotno alla quale si avvolge la funicella della sintonia. Per intenderci la rotella sporgerà da quel foro tondo che notate subito vicino alla lampadina numero 2. La sua presenza comunque non ostacola in modo fastidioso l’accesso alla lampadina.

Come detto sostituirle non presenta alcun problema, basta sfilarle con le dita ed inserire quelle nuove. Lo zoccolo della lampadina va inserito in verticale. Semmai può essere interessante operare una semplice modifica. Le lampadine originali erano satinate ed in grado di diffondere la luce in modo più uniforme rispetto alle lampadine che si possono comprare oggi, a quanto pare solo in versione trasparente. La satinatura può essere praticata manualmente. Io mi sono servito di un primo passaggio con carta vetrata 280 per poi terminare con la 600 (più fine della 280). Procedete con mano leggera senza comprimere eccessivamente la lampadina col rischio di romperla, sappiate comunque che il loro vetro non è così fragile come si potrebbe pensare. Il procedimento è stato spiegato e fotografato a suo tempo nell’articolo di Marco Cristadoro http://www.grundiglove.org/receiver-r35-riparazione/

In realtà la satinatura in caso di lampadine di differente caratteristica, potrebbe essere inutile, se non addirittura controproducente. Vi rimando a fine articolo per le spiegazioni.

LAMPADINA AGO MOBILE SCALA PARLANTE

Eccoci all’ultima lampadina, la più rognosa.

In questo caso è bene capire in che modo è alloggiata e procedere con logica al fine di non rompere tutto con qualche tentativo maldestro. Come vedete nella foto di seguito, la lampadina è alloggiata proprio nella parte superiore dell’ago indicatore, in una docciatura plastica trasparente il cui accesso è posto anteriormente, ma impedito da un pezzo di plastica che scorre anteriormente e che con 2 scanalature laterali si blocca alla plastica trasparente. Non ci sono viti o spinotti di sorta, semplicemente 2 gancini laterali dx e sx. Per smontare il tutto basta sollevare delicatamente verso l’alto questi due gancini, scavallare la plastica trasparente portandoli in avanti e poi sfilare verso il basso tutto il blocchetto in plastica nera, che scorrerà guidato dall’ago verticale rimanendoci attaccato.

Ecco una vista laterale per essere chiari al 100%.

Di seguito un’ingrandimento del particolare nel riquadro per capire meglio. La plastica è molto flessibile, ma ricordate che parliamo di apparecchi di svariati anni per cui procedete comunque con delicatezza.

 

Ecco la lampadina nella sua docciatura con apertura frontale ora libera.

Ora non resta che sfilare la lampadina che in questo caso purtroppo non è inserita a pressione, ma saldata.

 

Armati di saldatore e succhia stagno o calza staccate la vecchia lampadina e saldate la nuova, procedendo poi al contrario per rimontare la lampadina nella sua sede.

Da schema elettrico la lampadina corretta sarebbe da 6-7 V 80 mA, ma non è semplice trovarla, inoltre andrebbe la versione con i due fili che escono esternamente per essere saldati. Poco male, ho recentemente contattato un venditore su ebay (italiano) che mi ha consigliato di utilizzare le stesse lampadine dei Vmeter, quini le 12V 30 mA, fanno un pò meno luce, ma una volta sostituita il risultato mi sembra ottimo e non ne vorrei di più, oltretutto questo significa meno calore. Per i fili da saldare nessun problema, basta ruotare verso l’esterno quelli già presenti e piegati sullo zoccolo della lampadina.

Procediamo. Liberata la lampadina, noterete che i due fili protetti dalle guaine sono incastrati tra alcuni piolini in plastica ed almeno non sia già stata fatta una sostituzione, bloccati con una punta di colla trasparente. Delicatamente staccate le guaine dalla loro sede in modo da poter poi lavorare più agevolmente in fase di saldatura. Una volta liberata la lampadina, vi consiglio di predere un cartoncino o un pezzo di carta bianco da posizionare sotto in modo da proteggere il receiver da colature e schizzi di saldature e poter vedere bene quello che state facendo, avendo un fondo bianco sotto. Staccata la lampadina fulminata, procediamo con la saldatura della nuova. Io ho dato una rapida passatina ai filamenti della lampadina con una carta vetrata finissima, poi ho saldato il tutto. Procedendo inversamente ora riposizionate i fili tra i piolini di bloccaggio e la lampadina nella sede definitiva. Fate ovviamente una prova di accensione prima di chiudere il receiver. Ecco alcune foto di aiuto.

Nuova lampadina saldata.


Posizionamento delle guaine tra i piolini di guida e blocco.


Alloggiamento finale della lampadina.


Blocco della lampadina con la chiusura in plastica nera.

 

CHIUSURA RECEIVER

    1. Riposizionare la lampadina nel suo alloggiamento
    2. Riposizionare le 2 molle a contatto coi 2 piolini posteriori ed infilare le due linguette della parte alta nei 2 fori.
    3. Rimontare la basetta arancione ricordandosi della lamina plastica bianca posteriore.
    4. Rimontare la piastra metallica superiore
    5. Infilare nuovamente il blocco chassis/frontalino. Per semplificare questa procedura posizionare tutte le levette, comprese quelle di ‘MUTING’ e ‘AFC’ verso il basso. Procedere lentamente dando un occhio anche alla parte superiore posteriore del receiver, la barra (quella famosa delle 3 viti di cui abbiamo parlato all’apertura) potrebbe ostacolare l’inserimento degli ultimi centimetri. Anche i tasti argentati quadrati potrebbero ostacolare l’inserimento visto che sono mobili, quindi assicuratevi che siano ben centrati, in particolare i 4 sulla dx tendono a rimanere spostati verso l’alto, per posizionarli correttamente evitate cacciaviti che li righerebbero, io normalmente utilizzo una matita con gomma posteriore. Dopo averlo fatto una volta lo rifarete senza problemi.

    6. Una volta inserito fino in fondo il guscio, potete adagiare il receiver ribaltato come in foto, con il fondo superiormente. Girandolo tenete una mano sulla parte terminale posteriore aperta, ricordandovi che il guscio non è bloccato e potrebbe riuscire mentre ruotate il receiver riproponendo il problemino dei tasti da inserire nei fori.
    7. Riavvitate le 5 viti.
    8. Inserite nuovamente le 5 manopole sfilate all’inizio. Un consiglio è quello di non spingere le manopole a fine corsa se non volete che grattino il frontalino posteriormente sverniciandolo, meglio fermarsi appena un poco prima.

Fatto una volta, riaprire il receiver all’occorrenza non sarà più un problema.

Bene veniamo infine alle informazioni fondamentali senza le quali sapere come procedere non servirebbe a nulla.

Dove troviamo le lampadine?

Gli schemi elettrici del receiver sono i seguenti:

Luci Vmeter


Luci scala parlante e ago scala parlante con relativi valori. Si vede anche il fusibile da 630 mA.


Basandosi su quello che attualmente offre il mercato, occorrono alcune variazioni. Tempo fa provai a rifornirmi da un venditore tedesco specializzato in set di lampadine e come successe a molti mi ritrovai fregato visto che inspiegabilmente le due lampadine dei Vmeter facevano una luce talmente fioca, da non essere neanche vista, insomma come avere due lampadine bruciate. Non so se il problema sia stato poi risolto, ma non ho voglia di sperimentare. Se girate in rete su ebay, mi riferisco al venditore con le foto delle lampadine su fondo rosso. Qualche giorno fa ho invece voluto sperimentare un set venduto da un italiano. Arrivata la merce e ritrovandomi con valori diversi da quelli degli schemi ho iniziato uno scambio di messaggi che mi hanno chiarito le cose. Il montaggio delle lampadine sul receiver hanno infine eliminato ogni dubbio.

Il set di lampadine venduto si compone di 3 lampadine 12V 30 mA e due lampadine 6V 150 mA. Le due dei Vmeter sono le loro e non ci piove, ma passiamo alle altre. Le due grosse per la scala parlante sono da 150 mA invece che da 300 mA come da schema, ma non sono satinate per cui la minore luce vine compensata dal fatto che sono completamente trasparenti. Per questo motivo, come scrivevo nell’articolo, in questo caso non ha senso satinarle manualmente e vi assicuro che la luce dietro alla scala parlante è assolutamente uniforme. La lampadina per l’ago scalda meno dell’originale e fa una luce assolutamente in linea con la scala parlante. Il risultato è assolutamete positivo.

Il venditore è il seguente: http://www.ebay.it/itm/SET-LAMPADE-PER-GRUNDIG-RECEIVER-R20-R25-R30-R35-R40-R45-/401311352116?hash=item5d70054534

Tutto quanto spiegato ha ovviamente senso se non sono state fatte modifiche elettriche al receiver, se insomma l’apparecchio è originale. A volte vengono infatti modificate le resistense e le lampadine collegate in parallelo invece che in serie. Proprio per far fronte all’utilizzo di lampadine di valori diversi.

Per tutti gli interessati all’approfondimento rimando agli articoli pubblicati da Marco Cristadoro sul sito, in particolare questi 2, in cui si parla anche del condensatore di massa montato all’interno del guscio estraibile.

http://www.grundiglove.org/receiver-r35-riparazione/

http://www.grundiglove.org/grundig-receiver-chassis/

 

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6 Comments

  1. Commento non proprio pertinente all’argomento, è piuttosto una domanda: caro Luca, mi venderesti lo strumentino “tuning” quello a destra, del tuo receiver donatore?

  2. Ciao Giovanni, sono assolutamente innamorato di questo receiver. Proprio perchè lo adoro ed ho 2 R35a, ho deciso di comprarne un terzo e credimi è già servito per alcuni trapianti. Quello che resta serve a farmi dormire sonni ‘relativamente’tranquilli. Il mio consiglio è quello di cercarne uno venduto per pezzi di ricambio, considera che quello che vedi nell’articolo è costato 36 euro +spese spedizione. Mi spiace non poterti aiutare.

  3. io invece lascio un commento più che pertinente: ottimo intervento e foto eccezionali……bravissimo!!!

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