Parliamo ora di uno storico problema che affligge tutti gli apparecchi elettronici. I nostri Grundig non sono ovviamente immuni da queste casistiche. Partendo proprio da alcuni di questi apparecchi vorrei mostrarvi alcuni interni in cui si suggerisce (anzi, si dovrebbe fare categoricamente) di intervenire, ripassando le saldature fredde e le cosiddette “masse”.
Questa è la scheda relativa alla parte Tuner presente in tutti gli RPC 500-600-650. Lo chassis, ovvero il lamierino che gira tutto intorno al circuito stampato, è saldato lato piste del circuito stampato.
Queste “masse” vanno tutte ripassate. Difficilmente ho trovato altri componenti che hanno sofferto dello stesso problema, anche perchè in questa scheda non passano correnti importanti.
Nella foto sopra una massa palesemente staccata, si nota il “cerchio scuro tra gamba del telaio e circuito stampato.
Ma perché avvengono le saldature fredde?
I casi maggiori sono due: Temperatura e Frequenza. Soprattutto lato finali di potenza, che scaldano molto, si potranno trovare casi di saldature fredde.
Un aspetto peggiorativo può essere quello di spostare gli apparecchi a caldo, ovvero dopo ore di funzionamento, senza aspettare che lo stesso si raffreddi. Spostiamo gli apparecchi, magari poggiandoli bruscamente. Questo amplifica i fenomeni di saldature fredde. I vecchi riparatori TV concorderanno con me su quante saldature hanno ripassato fra masse telaio, parti di alimentazione, EAT, tuner (masse fredde causa alta frequenza). Nella foto successiva un V35 con fenomeni piuttosto diffusi di saldature fredde sia sulle masse e sui finali.
Sulle alimentazioni (qui sono appena state rifatte).
Qui mostro le più evidenti, con un “anello nero” che circonda il reoforo dei componeti. I reofori non sono altro che i “piedini” dei componenti (resistenze, transistor, condensatori, ecc). In altri casi si vede chiaramente il distacco fisico del componente dalla pista.
Una buona regola è quella di fare un passaggio di trielina dopo aver fatto le saldature.
Soprattutto nei circuiti in alta frequenza tale operazione si rende indispensabile perchè il disossidante, o “pasta salda”, contenuta nell’anima dello stagno (quel impasto marroncino che vedete crearsi intorno alle vostre saldature) si comporta come una resistenza (di alto valore ohmico, ma c’è).
La stessa si può passare con un pennello a pelo corto, ma nello stesso rigido. Per ottenere quest’ultima cosa, si può acquistare un pennello da 20 ed accorciarne poi il pelo fino ad un cm e mezzo di lunghezza totale.
Marcogap
interessante..mi verrebbe voglia di verificare lo stato del mio rpc..heheh ma pee forza dopo la saldatura devo usare la trielina?
Prima o poi mi ci metto…..
No Domenico
sono “quasi” convinto che al tuo non sia stata fatta neanche una saldatura, quindi non serve il passaggio di trielina. 🙂
Bell’argomento Marco. Sarebbe da fare di default un bel controllo delle saldature sui nostri apparecchi, anche in quelli funzionanti. A volte faccio delle foto allo stampato in modalità macro, poi le riguardo al pc molto ingrandite. Salta fuori di tutto e micro crepe altrimenti invisibili. Ho anche un microscopio USB se le guardi con quello sarebbero Tutte da rifare 🙂