Oggi ospitiamo un “vecchietto”, ma sempre ben funzionate e, devo dire, ancora oggi piuttosto ricercato.
Chissà quanti anni fa ne avrò riparato uno simile…. Qui occorre una certa manualità non solo in campo di elettronica, ma anche di meccanica.
All’accensione la “bassa” si sente, ma la meccanica è “morta”.
Il coperchio è “scollato”, ma conviene farlo alla fine.
Come si apre?
4 viti sopra e due laterali sotto.
Qui è visibile il cambio tensione.
Ecco apparire i primi condensatori e valvole.
Lato altoparlante, conviene staccare il connettore “obbligato”.
Sopra abbiamo tolto la manopola del volume.
Per togliere completamente la parte sopra, occorre rimuovere le 4 viti dal telaio superiore (nella foto una in alto a destra).
In quest’ altra foto: una in alto e una in basso a destra).
Dobbiamo arrivare all estrazione del volano e delle due pulegge. Occorre per questo rimuovere il ferma volano, sul quale è allocata la testina. Una vite (quella dorata appena sotto il cavetto giallo) viene via facilmente.
Un altra è sotto la testina. Mi accingo a rimuoverla….
Mi azzardo a togliere le molle ed i premi nastro.
Ovviamente fotografando il tutto.
Nella realtà, conviene torgliere questa vite indicata da sotto.
Ora il volano è libero.
Per rimuovere la puleggia grande, dobbiamo rimuovere il cambio velocità marrone in alto.
Allentiamo anche il braccio su cui è presente la puleggia. Ora il volano può uscire.
E’ la prima volta che mi capita di vedere un volano con un bozzo così…
Questo è il commutatore che va rimosso per togliere la puleggia grande.
La puleggia è “viziata” in più punti. Va detto che la Geloso ha progettato questi registratori in modo tale che, nella condizione di riposo, lasciano il pinch roller premuto sul capstain e la puleggia premuta sil perno motore. Pertanto, col passare degli anni, le parti in gomma si viziano fortemente.
Mentre si lavora al ripristino, approfittiamo per lavare con acqua e sapone le parti plastiche. In una, dovremo rimuovere l’altoparlante.
Con la lima a sgrosso (due anni di aggiustaggio ai tempi scolastici saranno serviti….) e via via con lime sempre più dolci, riportiamo in piano il volano.
Mentre per la puleggia lavoriamo di carta vetrata.
Puliamo per quanto possibile la meccanica.
Il volano è a dimora.
Sostituiamo la cinghia.
E la collochiamo a dimora.
Puleggia a dimora.
La testina, appena capito che poteva rimanere sulla piatrina ferma volano, l avevo immediatamente rimontata, con tanto di mollette e contro mollette, così da non dimenticarmi la posizione originale.
Nella foto, la barra col pinch roller è ancora smontata. La stessa è fissata da una coppiglia e da una vite.
Rimontare questa vite, data la posizione, non è facile, ma con un pò di pazienza….
Qui è più che evidente la viziatura del pinch roler.
Sempre la vite di cui sopra, ha un asola in cui può scorrere per mettere “a squadro” il volano. Qui un pò storto.
Qui storto nell altro senso.
Qui OK.
Il vecchio pinch roller va tagliato.
Fortunatamente le dimensioni sono piuttosto standard.
Eccolo a dimora.
E con il suo cappuccio.
L elettronica per fortuna non ha bisogno di alcuna manutenzione….
L’ emozione nell ascolare una bobina dello zecchino d’oro, registrata dalla TV probnabilmete nel ’66 o ’67….
Per rimontare, processo inverso: prima la parte sopra.
Con le due viti da un lato…
…e dall’altro.
Incolliamo con l’ attack (all’epoca sarà stato tentato con l UHU….) il coperchio.
Perfetto.
..e buon ascolto a me….
marco
Ottimo ed esaustivo articolo Marco…ma che te lo dico a fa! La versione 255 sp è la successiva a quella che ho messo io nell’articolo che pubblicai. Questo poteva anche contare sul telecomando meccanico a pedale per attivarlo e fermarlo. Il fascino di questi piccolini è indiscutibile.
Avevo all’incirca dieci anni, quando con quello strano microfono appoggiato alla TV , effettuavo registrazioni del festival di San Remo. Mio padre lo usava per registrare il cinguettio degli uccelli di cui era appassionato. Forse ce l’ha ancora in qualche armadio.