Obsolescenza programmata

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  • #16880
    StefanoStefano
    Partecipante

    Tutti, chi più chi meno, sanno cos’è.
    Però, fa male doverne constatare continuamente l’esistenza.
    Un amico mi ha portato un televisore LG da 32 pollici, con schermo LCD, che avrà 3, massimo 4 anni.
    Sintomo: dall’azionamento del tasto POWER all’accensione effettiva passa molto tempo, a volte anche più di un minuto.
    Lo apro, mi dirigo subito verso la piastra di alimentazione: lo stato degli elettrolitici, visivamente, non è malvagio, ho visto di molto peggio.
    Ma quello che mi ha nauseato è l’ingegnerizzazione del PCB, nello specifico il posizionamento dei condensatori, guarda caso tutti molto vicini a fonti di calore.
    Ora, lo sanno anche i bambini che i condensatori elettrolitici non tollerano a lungo il calore, e qui cosa ti combinano i progettisti LG? li mettono INTENZIONALMENTE e FRAUDOLENTEMENTE nei punti più caldi!
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    Comunque, una volta sostituiti (con altri da 105°, ovviamente) l’apparecchio ha ripreso a funzionare regolarmente, almeno per altri 4 anni… 🙂
    E ora una domanda: visto che i centri di assistenza – le poche volte che intervengono – si limitano a sostituire l’intera scheda con un costo non inferiore a €. 150/200, quanti apparecchi moderni (televisori, lettori, fate voi) finiscono negli ecocentri per questo motivo, con spreco di denaro e inquinamento?

    #16913
    Antonio SalvatoreAntonio Salvatore
    Partecipante

    Hai pienamente ragione questa è una piaga… coadiuvata anche dal fatto che ogni sei mesi escono nuovi modelli … con nuove funzioni e magari anche più economici dei precedenti… prima le cose erano fatte per durare.. oggi sono fatte per rompersi dopo che è scaduta la garanzia… basti vedere i telefonini.. che ultimamente.. con la scusa dell’estetica e della protezione contro polvere ed acqua… sono completamente sigillati e non si può sostituire nemmeno più la batteria… e come ben sappiamo una batteria non dura più di un paio d’anni… se non meno… col risultato che saremo costretti a buttare via un cellulare, pagato magari uno sproposito… già dopo un paio d’anni… questa situazione ha portato per effetto oltre a sprechi di denaro ed inquinamento.. anche alla scomparsa del bellissimo mestiere di tecnico (quello che avevo scelto per la vita)…
    mestiere che ora mi diverto a fare, per lo più per per hobby ….riparando apparecchi miei e di amici e parenti…
    Prima di un televisore o di un impianti HI-FI.. trovavi tutti i pezzi .. gli schemi.. ora dei TV a led non trovi nulla e le schede cambiano ogni modello …. figuriamoci.. che ad un mio amico il cane si era mangiato il telecomando dell’impianto home theatre della Pioneer.. non lo ha trovato nemmeno richiedendolo alla casa madre…

    #16965
    GiovanniGiovanni
    Partecipante

    Condivido.

    Ed è lo stridente contrasto fra la predicazione della salvaguardia di ambiente & risorse e la “necessità” di vendere di più, ad ogni costo, che mi fa incxxx.

    Riparare gli oggetti di recente produzione non è più un vantaggio per nessuno, anche a saperlo ancora fare… perchè magari dopo aver perso ore sul “malato geneticamente condannato a morte”  ci si potrebbe sempre sentire dire: “ah ma se lo sapevo che mi veniva a costare così la riparazione, lo compravo nuovo e avevo anche la garanzia”.

    Le uniche riparazioni che danno ancora qualche soddisfazione sono quelle di radio e stereo degli anni “d’oro”, magari anche perchè per lo più appartengono a chi ha un certo tipo di mentalità, volta a conservare piuttosto che rottamare.

    #16967
    giuseppegr
    Partecipante

    Condivido ragazzi, gli apparecchi che si realizzano e vendono oggi sono a scadenza programmata.

    Noi usiamo e riparaiamo con poca spesa gioiellini di 30 o 40 anni di vita, probabilmente le produzioni moderne fra 40 anni saranno tornate ad essere polvere.

    L’ottica dei produttore è anche corretta se esaminata dal loro punto di vista, se non si vende non si va avanti, del resto è successo alla Grundig purtroppo.

    #16980
    andrew1964
    Partecipante

    Cari miei i paesi che producono ormai il 99% dell’ elettronica di consumo hanno una popolazione industriale  che occupa la quasi totalità della loro forza lavoro, ora se facessero le cose come vanno fatte, dopo dieci anni saturato il mercato dovrebbero chiudere e mandare a spasso centinaia di milioni di persone! Mettici quindi che grazie ad un azzeccata politica di marketing che spinge sull’invecchiamento precoce dell’ elettronica di consumo, la moda etc etc  ecco il risultato immondizia esteticamente fantastica, elettronica avanzata ma inaffidabilissima, qualità del suono e del video allucinante, suoni elaborati, innaturali, colori finti e psichedelici, ma che i test li fanno fare alle mosche?!?. Mah per fortuna che rimane l’elettronica vintage, almeno è più a misura d’uomo.

     

    #16981
    StefanoStefano
    Partecipante

    Tutto giusto. Io però insisto nel sottolineare la disonestà, perchè progettare intenzionalmente gli apparecchi in modo che si rompano dopo pochi anni è TRUFFA. Punto.

    #16983
    andrew1964
    Partecipante

    Pienamente d’accordo, però business as business, ovvero il fine giustifica i mezzi, quindi se devo vendere almeno 2.000.000 di tv l’anno debbo calcolare che almeno la metà si deve rompere entro 5 anni, il 20% entro 4, il 5% entro l’anno gli altri possono durare anche 6/7 anni, questo perché il marchio deve mantenere almeno un minimo di parvenza di affidabilità, mettici pure il 5% di due milioni di pezzi che si guasta immediatamente vuol dire perdere solo 100000 ckienti l’anno che posso però recuperare da gli altri costruttori che fanno lo stesso gioco. Quindi i grandi marchi si scambiano i clienti oltre i componenti e le tecnologie e riescono ad avere sempre ottime quote dimercato compensandosi a vicenda. E’ triste, indegno, truffaldino ma è la realtà della globalizzazione e del consumismo. Ti faccio un ultimo esempio ho TV LCD della LG del 2003, uno dei primi pagato uno sproposito eppure mai guastato in tutti questi anni, ora lo schermo comincia a cedere, lo dovrò cambiare e sono sinceramente preoccupato, ma visti i costi attuali mi consolo .

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