Grundig Buoni

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  • #7158
    RobertoRoberto
    Amministratore del forum

    ci ricordiamo bene quando c’era chi definiva i compatti Grundig simili ai  malsuonanti “stereorama”. Sono gli stessi che oggi definiscono iTunes il miglior player per l’ascolto della musica liquida.  Purtroppo l’incompetenza regna sovrana. A certi personaggi rimangono agganciati solo i pressapochisti. Chi vuol fare un passo in avanti emigra.
    Abbiamo sdoganato gli apparecchi Grundig che nessuno prendeva in considerazione elevandoli al rango che meritavano. Ne andiamo fieri!!!!!

    Grundig Studio 2220; RTV 1020; RPC 500; Box Audioprisma; Audiorama…..
    Abbiamo smascherato gli Spenna Grulli togliendo la primogenitura GRUNDIG ai PERSONAGGI AMBIGUI.

    Andiamone fieri e andiamo avanti

     

    #7159
    RobertoRoberto
    Amministratore del forum
    Hanno preso il marchio Grundig in quanto sono di fatto apparecchi super, bensuonanti, amplificazioni raffinate e ben progettate. Hanno applicato arbitrariamente un acronimo inventato di sana pianta per mercificare e arrogarsi scoperte.
     
    Ridicoli !!!
     
    Così facendo sono diventati la burla italiana dell’alta fedeltà. I pagliacci del buon suono. Purtroppo hanno anche svilito un glorioso marchio come Grundig. Non ci fossero stati questi figuri il marchio sarebbe già stato riconosciuto tra i migliori prodotti HiFi in assoluto.
    Invece le loro guerre con gli altri ben suonanti apparecchi dell’alta fedeltà, oltre a ghettizzarli in un ambito ristretto, hanno fatto un danno gravissimo a tutti gli appassionati di Alta Fedeltà.
     
    Non hanno ancora capito la lezione. Entrano continuamente a gamba tesa in ogni discussione che riguarda il mondo audio.
     
    Parlano di musica liquida senza aver cognizioni basilari. Mancano di fondamentali in qualsiasi campo e sentenziano sparando eresie da far accapponare la pelle.
     
    Si cimentano in registrazioni senza aver il minimo criterio e correntezza di quello che fanno. Insultano i professionisti e gli specialisti.
     
    il CCI non esiste, non è mai esistito e non sarà mai riconosciuto da chiunque abbia un minimo di bagaglio tecnico o un briciolo di onestà intellettuale
    • Questa risposta è stata modificata 9 anni, 2 mesi fa da RobertoRoberto.
    #7161
    Anonimo
    Inattivo

    Vorrei spendere giusto due parole sullo STUDIO 2220…

    Giusto ieri ho fatto visita a Giancarlo che gli ho portato un cd di solo piano (Petrucciani), genio non vivente del pianoforte,  e in attesa che Gabriele porti a termine un piccolo lavoro su uno dei suoi due Geloso, con orgoglio mi ha voluto omaggiare di questo fantastico Grundig studio 2220, che dopo un ulteriore messa a punto (già era perfetto prima!!), e abbiamo ascoltato giusto tre pezzi, “caravan” di Petrucciani e due pezzi del solito genio del blues Sam Mcclain.

    La faccio breve ma il palcoscenico enorme e tridimensionale che usciva dalle Audioprisma 703 era ed è qualcosa di emozionante tutto sta al posto giusto ed esce ripeto esce con una facilità d’ascolto unica timbrica e correttezza armonica impressionante sembra impossibile che da quel compattino Grundig possa uscire tanta meraviglia, quasi ripeto quasi da far scordare i maestri (geloso 232). Ho voluto dire questo solo per il fatto che si legge in altri forum che proprio questo compatto non è all’altezza dei migliori amplificatori grundig, e che è ben suonante ma nulla più. Ovviamente anche quello di Giancarlo appena spacchettato e acceso non suonava affatto come adesso ma questo è tutto normale invece non è per nulla normale che chi non ha le competenze e le orecchie adatte per riuscire a sistemare, riparare e settare questo tipo di apparecchiature (pure io non riuscirei a farlo), non si può permettere di sparare sentenze con sicurezza e arroganza, poverino non sa quel che dice ma infondo io lo capisco, pure io anni fa ho buttato via due esemplari di grundig v1700 che secondo me non erano neppure degni di chiamarsi grundig, ma non perche fossero stati da sistemare (o forse un po si), ma semplicemente che fanno (quasi) pietà pure esteticamente non sono miss mondo!!

    Ma va bene così….d’altronde chi oramai ha le orecchie foderato dal suono di alcuni apparati casalinghi autocostruiti, fatica ad apprezzare la correttezza timbrica che solo alcuni Grundig sanno dare, posso dare un consiglio a queste persone? Rivendete tutti gli studio in vostro possesso anzi scambiateli con dei V1700 e tutti ne saremo felici!!!!

    #7163
    Anonimo
    Inattivo

    Mi correggo …..Giancarlo ha lo STUDIO 2020…scusate!!

    #9242
    RobertoRoberto
    Amministratore del forum

    Quando nel 1976 Victor Belenko consegnò al Giappone e quindi agli americani della CIA un aereo MIG 25 Foxbat, ai tecnici che lo esaminarono si sganciarono le mascelle.

    L’aereo, spina nel fianco dei servizi segreti di tutto il mondo; in grado di volare più velocemente e più in alto dei ben più moderni concorrenti era in grado di essere immune alle intercettazioni grazie ad un sistema radar a valvole. I tubi termoionici, fra l’altro sono meno vulnerabili ai “flash” di radio frequenza prodotti dai missili nucleari aria – aria

    Chi sa progettare un pre amplificatore o un finale a valvole ( Telefunken, Grundig, Geloso) è cosciente delle potenzialità e garantisce immensa qualità all’ascolto.

    Se vi siete infilati nel tunnel degli acronimi, delle certezze incerte (!?!); se siete diventati dei tossicodipendenti delle spugnette da infilare in ogni dove; se svitando o togliendo le viti da casse o amplificatori non riuscite comunque a raggiungere i livelli di buon suono che vi vengono promessi, provate valvolari di qualità.
    In alternativa rimangono gli RPC e gli Studio della Grundig….
    Mig 25

    #11291
    RobertoRoberto
    Amministratore del forum

    Riporto il pensiero di Giuseppe Mazzilli (valente tecnico):

    Buon pomeriggio ragazzi, aggiungo un commento veloce come informazione di chiusura, spero, riguardo l’ argomento condensatore telaio, osannato come elemento che contraddistinguerebbe una particolare circuiteria mentre è, e lo ripeto ancora, solo una CAUTELA COSTRUTTIVA per abbattere le risonanze di flusso elettrico ad alta frequenza in alcuni punti di un circuito elettrico. Si tratta cioè di annullare ronzii dovuti ad anelli di massa nei circuiti elettrici azzerandone il potenziale verso lo chassis, visto come il ” grande conduttore comune “, oppure ancora utilizzare il telaio stesso come grosso schermo fisicamente aperto ma cortocircuitato in alta frequenza per realizzare un efficace ” pozzo ” di massa in alta frequenza, e questo spesso usato nei recievers o in tutti gli amplificatori – ricevitori, per il forte connubio fra circuiti controreazionati o semplicemente localmente reazionati degli amplificatori, delicatissimi alle interferenze, e campi elettrici dispersi internamente dai gruppi Rf, oppure ancora indotti dall’ esterno via etere. Il condensatore in questione, usato nei due modi, cioè come accoppiatore verso chassis ( ( gli RPC, i preamplificatori ) o come separatore del telaio nei recievers ( gli ” R ” ) esprime questa funzione. Vorrei considerare ancora come fosse stato detto, all’ epoca, di una relazione fra circuito e chassis e, svelato poi il condensatore come elemento chiave della faccenda, si fosse passato a dire dopo ( ancora lo si sostiene ) che il condensatore non centrasse più nulla, che fossero ben ALTRI gli elementi importanti a strutturare il CCI, sempre senza dirne altro, sempre senza specificare CHE COSA, salvo poi, ” tanati ” altri improbabili elementi, sostenere ancora che non siano proprio quelli, gli importanti, ma altri diversi. Hanno dunque retrocesso sulla questione del condensatore, hanno retrocesso sull’ evidente, inaccettabile fatto di obbligare alla presenza del centratore dei 45 giri nei giradischi posto nel suo incavo, pena per carità, ottenere un suono peggiore; hanno dovuto retrocedere sulla questione della vite di serraggio della testina da mantenere lenta,( una su due altrimenti cade il sogno, mi raccomando ); hanno dovuto retrocedere sulla questione della puntina inserita non proprio tutta nel corpo testina, da bloccare, infilandola, sul punto in cui cominci a stringere un pò e non tutta fino in fondo…( snaturando, cosi, il nodo focale del nucleo, rappresentato dal cantilever, nella conversione meccanica in flusso magnetico nel corpo testina, sblilanciando cosi anche la risposta in frequenza, laddove Shure vuole le puntine inserite al 100% ) HANNO DEFINITO CON LE LORO MANI COSA SIA IL CCI, pasticciando, NEI BOX ATTIVI, con l’ allentare le viti di serraggio dei telai e cambiandone la lunghezza, cosi, a partito preso. Tutto questa faccenda ha il sapore del luogo comune dei tuttologi, dei “parolai ” che dovrebbero scrivere libri di fantasia e non discutere di questioni scientifiche. Ebbene pubblichino e vendano quelli, e con buona fortuna. Rispondo in questo modo riluttante per aver poco fa letto che la discussione scientifica che il sottoscritto ha fatto in passato, con la voglia di far conoscere, di condividere le mie conoscenze che sono fonte del mio lavoro operato attualmente su macchine molto prestigiose come assistenza autorizzata, vita passata su libri e banchi di lavoro, sia apostrofata come frutto di ” sedicenti tecnici “. Io non mi sono mai permesso di parlare loro in questo modo, spero ora di aver pareggiato il conto apostrofandoli come ” Parolai “. Chiudo la questione chiedendo scusa agli Amministratori di questo bel gruppo per aver usato lo spazio come strumento personale. Passo ora, se gradite vederle, a postare un paio di foto che ho scattato riguardo lo schema elettrico di un Rebox B77, settore ” layout “, proprio dunque nella sezione che vede due condensatori fra massa elettrica e massa chassis. Nella prima foto, osservate in basso a destra appaiono le due prese d’ uscita delle cuffie ed….eccolo, un condensatore ceramico da 1500pf inserito fra massa elettrica e chassis. Perchè questo condensatore…. Bisogna sapere che mentre su carta, durante il progetto, è assunto come 0 volt qualunque punto elettrico riferito alla linea negativa (il black ” BLK ” del diagramma), in pratica, dopo lo stampo del disegno circuitale su bachelite, questo si scopre non essere proprio cosi, in quanto le linee di massa, come quelle di fase del segnale, NON SONO DISEGNATE TUTTE DRITTE ED EQUIPOTENZIALI FRA LORO, ma vedono disegni a curva, ad incrocio, a volte anche con grosse panciature per necessità distributiva dei componenti su stampato, la cui posizione, per quanti sforzi si faccia durante le riflessioni degli ingegneri, obbliga sempre a compromessi finali fra la posizione fisica del componente su stampato e la sua relazione magnetica o elettrica con i componenti vicino, nonchè obbliga al disegno delle piste stampate non propriamente in modo logico o scontato. Il disegno circuitale delle piste di uno stampato ha sempre inquietato gli ingegneri, e sono tuttora un continuo lavoro di costruzione di software di Pc per lo ” sbroglio ” dei disegni delle linee, perchè un disegno sbagliato PUO’ arrivare anche ad annullare qualunque proprietà del circuito stesso. In alta frequenza è stramaledettamentre IMPORTANTE il disegno delle piste, in quanto le induttanze, le resistenze e le capacità equivalenti parassite distribuite nel disegno possono anche spegnere le osclillazioni dei gruppi Rf dei ricevitori Fm, o alterarne il campo di funzionamento. Pensate che, a volte vengono evitate l’ impiego di bobine fisiche, necessarie ad un circuito, realizzandole appositamente con disegni a spirale sullo stampato stesso, sfruttando così al contrario i comportamenti parassiti delle piste come elemento di utilizzo. Ebbene, dato ora il disegno del circuito stampato ramato e quello filare sottoposto a numerosi spine ad innesto del Revox B77, gli ingegneri hanno dovuto applicare fra il polo massa elettrica della presa cuffia e lo chassis ( questo grande ” conduttore comune, ricordate ? ) un condensatore per azzerare la rumorosità, bassissima comunque, che in quel punto si crea per le conseguenze del disegno dello stampato ramato, che crea impedenze, resistenze, capacità. Lo stesso condensatore poi, aggiunto in quel punto, svolge il compito di frenare la rumorosità esterna iniettata dal cavo di una possibile cuffia inserita dall’ utente, della quale non si conosce la lunghezza, nè la sua distribuzione eventuale su pavimento o la sua vicinanza a fonti di induzione di rumore elettromagnetico. Per lo stesso principio, gli ingegneri hanno applicato uno stesso condensatore sulle prese Pin – rca in / out del segnale, posto fra la massa delle stesse e la massa elettrica della presa Din, vista come massa chiassis. Lo trovate sempre sul diagramma un pò più a sinistra. Tengo a precisare che, TOLTI QUESTO CONDENSATORI, il timbro, la risposta in frequenza, la distorsione del segnale NON CAMBIA DI UN ACCIDENTE DI NIENTE, piuttosto si rende più vulnerabile l’ apparecchio a generare rumore da sè o a riceverlo dall’ esterno. Infine, inserisco la foto della posizione reale del condensatore da 1500 pf così come è montato sul lato cuffia. Un abbraccio a tutti e…. piedi in terra !!!
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    #11292
    RobertoRoberto
    Amministratore del forum

    Direi che Giuseppe Mazzilli ha messo i chiodi nella bara di un argomento che mi piacerebbero non fosse più trattato nella forma di acronimo inventato. Mi diverte pensare che ci sia ancora qualcuno che pensa che in questo gruppo ci siano degli sprovveduti. Grazie Giuseppe

    #11293
    StefanoStefano
    Partecipante

    Tutto rigorosamente vero, alla faccia delle Vannemarchi che purtroppo popolano questo divertente universo (specialmente una).
    Aggiungo solo che la presenza (e soprattutto la precisa funzione) di quella capacità non è appannaggio solo della tecnologia circuitale tedesca o europea, ma è da sempre conosciuto in tutto il mondo.
    Ultimo esempio in ordine di tempo, ho trovato due ceramici (uno per canale) sul Sansui AU-3900 che ho revisionato un paio di settimane fa, posizionati sul lato interno del pannello posteriore e saldati tra la presa di terra del giradischi (che è a sua volta galvanicamente collegata al telaio) e la massa degli RCA degli ingressi.
    Tuttavia, Roberto, consentimi di non essere d’accordo sulla tua volontà di non sentir più parlare di acronimi strampalati.
    Nella vita ci vuole anche un pizzico di folklore (ma giusto un pizzico…), altrimenti sai che noia… 🙂

    #11294
    StefanoStefano
    Partecipante

    Eccoli sullo schema:

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    #11296
    RobertoRoberto
    Amministratore del forum

    Ottimo contributo Stefano.

    Pongo una domanda: è possibile generare disturbi tali da rendere volutamente mal suonanti gli apparecchi privi di schermature?

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