Rispondi a: Grundig Box 300

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#7904
RobertoRoberto
Amministratore del forum

Ricordo la faccia che fece un tale di un paesino vicino Ravenna quando entrò in casa mia e ascoltò le Grundig Box300 abbinate a uno Studio 2220…
Insieme a lui c’era un tale che doveva ritirare un V35. Rimase esterefatto dal suono che ne usciva. Mi diceva… c’e l’hai The Wall in vinile? me lo fai ascoltare? 🙂
A quel tempo pensavo di aver trovato un ottima accoppiata. Merito anche del mio buon Studio 2220. Diciamo però che non appena riuscii ad acquistare la prima coppia di Audiorama 5000 e ebbi la possibilità di collegarle alla presa L2 dell’apparecchio, mi si aprì un mondo.
Potendo selezionare rapidamente i diffusori e confrontando lo stesso brano con le Box 300 presi la mia decisione definitiva. Le 300 tornarono sullo scaffale del garage.

Non credo di essere stato severo con le 300. Penso di essere allineato con il pensiero di Luca Supercolor: Sono ottimi diffusori ma:
* non valgono 250 euro se un paio di Audioprisma 703 ne valgono altrettanto
* non sono così precise in gamma medio alta se confrontate con altri diffusori Grundig. Certamente fanno emergere maggiormente quelle frequenze ma solo perchè carenti le basse. Le 300, sopratutto con le installazioni adiacenti alle pareti comprimono la profondità del palcoscenico sonoro appiattendo la scena.
Credo che giudicare un diffusore solo sulla “trasparenza” sia limitante. Se le casse sono limpide all’inverosimile non stanno rappresentando correttamente l’incisione.

Un caso simile e che per timbrica ricorda la Box 300 sono appunto le SL1000 che, se fossero una donna si potrebbero paragonare a quelle belle modelle che sfilano per gli stilisti di grido. Alte, snelle, slanciate., in grado anche di restituire un buon suono. Mancano però di carne… non hanno labbra e seni e piacciono al momento ma stancano per la vita. Allargano il palcoscenico svuotandolo.
Anche queste non ascoltatele con un quartetto d’archi. Date in pasto musica complessa, orchestrale. Non concentratevi nella ricerca del particolare ma sulla timbrica complessiva. Ascoltate lo stesso brano con le Grundig Box1500 e ditemi…
La fisica acustica ha le sue fondamentali. Il volume della cassa, la grandezza del woofer, l’equilibrio tra le dimensioni deve per forza avere la sua importanza.
Non vi siete mai chiesti come mai Grundig non avesse continuato la produzione di diffusori simili se veramente fossero stati i migliori in assoluto?
Avevano costi di produzioni minimi. Avevano componenti ottimi ma dai costi accessibili. Parti in plastica… come mai non hanno perseverato nella produzione?
Semplice… perchè la leggenda che circola intorno a questi diffusori è proprio quello che è: una bella storia raccontata ma nulla più.
I migliori diffusori sono e rimangono, in casa Grundig e altrove, quelli costruiti secondo determinati canoni fisici. Una nave galleggia se ci sono le giuste proporzioni tra i materiali. Una cassa suona se c’è proporzione. Una cassa per suonare deve spostare aria.
Un sasso in uno stagno muove acqua proporzionalmente al volume e alla massa dello stesso.
Fisica….
Chiaramente in casa si deve scendere a compromessi e trovare il giusto equilibrio. Ma ai lillipuziani non credevo quando ero un bambino… immaginatevi ora. 🙂

Se devo essere sincero, un paio di casse che non ho ma che quando le ho ascoltate mi hanno entusiasmato sono le minuscole Grundig Box 320 conosciute anche come Grundig Box 50. Quelle per essere grandi un palmo, veramente sono incredibili…