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il 2650 è comunque una bellissima macchina sonica. Un finale a transistor che di avvicinava per timbrica ai valvolari, anzi… era pubblicizzato come un passo in avanti rispetto alle valvole.
Dal punto di vista visivo richiamava i modelli precedenti. Sono sicuro che riesce ad essere un apparecchio ancora oggi molto interessante.
Su questi impianti, l’unica accortezza è avere la possibilità di farli esaminare da un buon tecnico per la verifica della componentistica che, a 50 anni dalla nascita, non può avere sicuramente mantenuto la medesima caratteristica.
Penso che una sostituzione intelligente degli elementi non efficienti sia obbligatoria su queste macchine. La paura di perdere il suono originale cambiando qualche condensatore o resistenza è nulla se si pensa che il suono che si stà percependo con componenti esausti è comunque non corrispondente a quello progettato.
Il terrorismo che alcuni pseudo Guru paventano sul non ripristinare le macchine con componenti moderni è stata fatta essenzialmente per evitare che la gente si possa rendere conto di quanto possano ancora rendere gli apparecchi vintage.
Questi sintoamplificatori vanno ancora benissimo, sono belli da vedere, arredano. Le schede cinesi inserite in cabinet moderni non hanno nessun fascino. Possono anche suonare bene ma non possono superare questi tedeschi.
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