Rispondi a: Quanto può essere difficile fare suonare bene un Grundig

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StefanoStefano
Partecipante

Sì, in linea di principio sono d’accordo anch’io, a patto però di non perdere il senso critico.

Anche Grundig ha fatto delle cavolate (poche, per fortuna), come quella di mettere i transistor MPSA05 negli stadi finali di vari apparecchi (R20/25/35, RPC300/400, V1000 ed altri altri che ora non ricordo) al posto dei più robusti BD517 (o anche BD139), con la conseguenza di trovarsi in molti casi una bella continua sulle uscite.

Il bello è che nel service manual del V1000 sono indicati i BD517, ma poi dentro ci trovi gli MPSA05 (sicuramente originali di fabbrica). Le caratteristiche sono le stesse, ma con una corrente massima di collettore che negli MPSA è al limite del sopportabile (0,5A).

Altra cosa che non capisco e non condivido, ad esempio, nello studio 2240 (e non solo in quello), è l’utilizzazione di condensatori di filtro sull’alimentazione duale del finale (i due bestioni da 10.000 uF) con una tensione di lavoro di 25volt, quando in quel punto passano 22,6volt.

Troppo poco margine per eventuali picchi di tensione (specialmente all’accensione), ed anche per la longevità dei pur ottimi componenti. Cosa gli costava metterne almeno da 40volt?

E di esempi come questi ce ne sono sicuramente anche altri.

Quindi, OK: in Grundig sapevano bene ciò che facevano, niente o quasi niente era lasciato al caso, etc…, ma non dimentichiamoci che si trattava di un’azienda, che in quanto tale aveva come scopo finale anche quello del profitto.