Il fascino Grundig mi colpì in tenera età. Nella cittadina dove abitavo operava un rivenditore autorizzato. Con la mia biciclettina lo raggiungevo. Passavo ore a rimirare, con il naso schiacciato, le due vetrine del negozio. I televisori, gli impianti stereofonici mi affascinavano e alimentavano le mie fantasie. Gli impianti HiFi erano gli “Studio” e i Receiver. Linee futuristiche, manopole che chiedevano solo di essere girate da me. Impianti attorniati da diffusori acustici che trasmettevano un senso di solidità e efficacia. Le Audioprisma e le Audiorama a forma sferica erano le casse più strane che avessi mai visto. Ogni tanto entravo nel negozio e chiedevo di poter ascoltare qualche cosa. In genere il proprietario mi faceva sentire la radio, già accesa e sintonizzata su una delle tante emittenti libere che si stavano pian piano facendo largo.
I Receiver Grundig avevano il merito di trasmettere un senso di solidità e di alta tecnologia. La scala parlante illuminata, i led rossi e verdi, la disposizione ordinata, geometrica, dei comandi indicava senza dubbio che ci si trovava di fronte ad un apparecchio di classe elevata.
Anche le dimensioni importanti erano giudicate con positività. Nessuno al tempo poteva pensare che un piccolo apparecchio potesse essere qualitativamente valido.
Nei depliant il logo GRUNDIG SUPER HIFI era posto in rilievo sopra un cubo azzurro, fotografato in prospettiva. il messaggio era chiaro e raggiungeva il cervello in un attimo: Solidità e perfezione.
I Receiver Grundig avevano caratteristiche tecniche tali da reggere il confronto con i migliori sintoamplificatori in Alta Fedeltà del tempo. Avere un ricevitore radio inserito nel amplificatore risolve in modo splendido qualsiasi problema di collegamento dato da cavi di segnale e di alimentazione. Le corrette impedenze erano già state perfettamente calcolate e calibrate dagli ingegneri tedeschi. Grundig riusciva più dei altri a mettere a frutto la grande esperienza che aveva collaudato negli anni precedenti, soprattutto con gli apparecchi a valvole.
Un esempio di quello che Grundig sapeva costruire è possibile constatarlo sul sito Tubesound dell’appassionato tecnico restauratore Giovanni Saoner. Un sintoamplificatore come il Grundig Stereomeister 300, abbinato ai corretti diffusori, ancora oggi è in grado di restituire emozioni e sensazioni perdute.
Un Receiver Grundig è figlio di quella tecnologia. Emoziona ancora oggi per il suono ammaliante, per la linea seria e allo stesso tempo moderna.
Non è difficile reperire questi mostri sacri dell’Alta Fedeltà. In Germania vengono venduti con una certa frequenza su siti di aste e annunci. Non bisogna assolutamente spaventarsi se si trovano non funzionanti. Sono dei veri e propri “Panzer“. Il più delle volte sono aggiustabili con spese irrisorie. Sostituire qualche componente guasto è fattibile e non comporta nessun problema se la riparazione è eseguita con criterio e nel rispetto dell’originalità del componete o del progetto.
Il nostro sito e il nostro forum è a disposizione per aiutare il possessore di un apparecchio Grundig. Non esistono grossi misteri riguardo questi sistemi HiFi. I manuali e gli schemi degli apparecchi consentono il ripristino di ogni funzione. Il grande suono Grundig è, oggi come ieri, a disposizione di tutti gli appassionati di Alta Fedeltà.
Per un giovane che si vuole avvicinare al modo dell’Alta Fedeltà, senza investire grosse cifre ma traendo il massimo nei termini di qualità, il mondo Grundig può essere una ghiotta opportunità.
Noi siamo qui per dare una mano!
Mi fai tornare alla mente un commento di un mio carissimo zio (non nuovo a prodotti HIFI di eccellenza, nel 1962 possedeva un Supravox con piatto Garrard del valore di 200 000 lire…) che, vedendo la mia prima CN830 comprata di seconda mano (era il 1983), rimase a rimirarla per un bel pò e disse: “oltre che suonare bene, è davvero molto bella. ma guarda che bellezza!”
marco
Grande invito alle persone che desiderano ascoltare in hifi, bravo Roberto!