Se quella dell Hirtel con tanto di ricostruzione circuito stampato, era la riparazione dell’anno, questa è indubbiamente la seconda !
Una macchina che spaventa già solo a guardarla. Volutamente inviata senza manopole, onde evitare danneggiamenti da spedizione…
Il nostro amico che tanto si diverte a mettermi in difficoltà, stavolta c’è riuscito davvero. Ma andiamo con ordine, anche se la prima apertura risale davvero a qualche mese fa…..
Una delle cose importanti è ricordarsi l’esatta collocazione delle vite, molte diverse tra loro.
All’interno, la parte finale e la parte pre sono separate e collegate da cavi ovviamente proprietari.
Parte finale.
Parte pre. Notiamo subito gli zoccoli “vuoti” ad ospitare “eventualmente” delle ECC808, nel caso in cui si voglia avere il controllo di toni attivo. Più a destra le due ECC808 per l’ingresso Phono Magnetico.
Viti molto più grandi.
Questa la sola sezione finale, fuori dal telaio.
Cominciamo a studiarci la sezione finale nel suo interno.
La macchina è indubbiamente già stata lavorata in precedenza.
Il “ricappaggio” devo dire, a mio modesto avviso, davvero ben fatto. Componenti ottimi come qualità e come valori, in alcuni casi questi ultimi addirittura sovradimensionati.
Anche i ponti sono “nuovi”.
Notiamo anche i due trimmer a filo per la regolazione del balance (da non confondere col bilanciamento, bensi la parità di guadagno fra le due valvole finali).
Queste panoramiche sono fondamentali per memorizzare il cablaggio, davvero fatto bene, come per le macchine dell epoca.
Finali EL84 (2 per canale) con pilotaggio ECC83. Lavoriamo solo sulla parte finale. Metto un presiera pin jack volante ed ocilloscopio d’obbligo, già in prima battuta.
Questo è ciò che ci restituisce il primo test con le valvole già equipaggiate.
In sostanza c’è una forte distorsione e a volte oscillazione, introdotta da una delle due valvole finali.
Le sequenze di seguito sono tutte prove con inversioni di valvole e/o con valvole di marca e guadagno diverso.
Qui sia lato sinistro che destro. E’ palese anche una distorsione di cross over.
Questo è il massimo segnale prelevabile quasi accettabile, ma siamo con segnali molto bassi !
Per non dire la diseguaglianza di guadagno fra i due canali.
Schema alla mano, cominciamo ad analizzare le tensioni, ma soprattutto le correnti.
Sospettando un “obbligato” accoppiamehto tra pre e finale, cominciamo a fare i test, accoppiandoli…per come sono nati.
Il cavo ha un pò sofferto, va sistemato ed isolato bene.
Accoppiando il pre, si avverte da subito un leggero fruscio di potenziometri e commutatori. Questi vanno quindi ovviamente puliti bene. Cablaggio molto ben fatto ed anche bello da vedere sui commutatori.
Il tutto molto ben schermato da lamierini.
La situazione sembra leggermente migliorare.
Quando lo si spinge un pò, riappaiono però le distorsioni.
Oscillazioni che si spostano poi randomicamente da un canale all’altro.
Ancora non ci siamo davvero.
Lavorando sulla polarizzazione. La situazione migliora. Decidiamo di utilizzare 4 valvole nuove Mullard.
Riapartendo un pò d’accapo, calcoliamo ed implementiamo la resistenza che regola la corrente principale: 135 mA. Per ragioni sia estetiche che funzionali, la collochiamo come da foto.
Molte resistenze nel tempo hanno variato leggermente il proprio valore. Vanno quindi sostituite. Vediamo qui le 100 ohm, poi le 220 Kohm e le 680 kohm.
I -35 volts sono al limite di valori critici. Se variano anche di poco, la macchina comincia ad oscillare agli alti volumi.
Finalmente ci siamo !
Proviamolo su varie frequenze.
Ecco lo stadio con le compensazioni applicate.
La cosa più difficile è salvaguardare la linearità. Ma ce l’abbiamo fatta anche sotto questo aspetto. Una considerazione che mi sorge spontanea, è la precisione assoluta da parte dei componenti che necessita a questa macchina. Anche un minimo valore alterato la fa oscillare o distorceere. La stessa cosa l ho notata in macchine tipo Hirtel o progetti “non industriali”. Del resto, le costruzioni fatte di serie devono rispondere a standard di affidabilità. Credo quindi che la tolleranza dei componenti utilizzati, deve essere talmente alta per non dare problemi….altrimenti milioni di apparecchi che nascono “al limite”, rischiano di tornare al mittente, con relativi costi. Quindi qui la precisone è d’obbligo, a fronte del guadagno in qualità che questo appercchio offre. Tornando ai test, ora non resta che sentire attraverso dei diffusori “veri” il risultato. La curiosità è al massimo!!
Potenziometri modulano alla grande. Anche gli switch dei filtri.
Anche lo stadio Phono risponde alla grande !
Silenzio assoluto in assenza di segnale. Messe delle ECC808 e magicamente i toni controllano, tutto ciò senza alcuna commutazione!! Agiscono e basta… Va da se che la macchina va assolutamente usata senza controlli, ecco perchè hanno previsto la predisposizione, ma senza mettere le valvole…Il suono è davvero incredibile. Presenza massima. Chi ce l ha se lo tenga stretto !!
buon ascolto
marco
finalmente, finalmente, finalmente, ho tribolato come non mai con questo integrato a valvole. La prima missione è stata estirparlo dalle mani rapaci del precedente proprietario che me lo ha ceduto dopo le mie asfissianti richieste e a prezzo salatissimo proprio perché non era in grado di metterlo a punto. Ho ricevuto un primo diniego per restaurarlo nella mia stessa città proprio per le difficoltà che presentava. In seconda battuta è stato manotenuto da un caro amico di Venezia per quanto riguarda l’alimentazione, cosa rimarcata egregiamente da Marco e infine il nostro benefattore. Non ho insistito più di tanto per riaverlo in tempi stetti, sapevo che Marco ce l’avrebbe fatta anche se lo trovavo per la prima volta scettico sulla soluzione del problema. Invece la mia caparbietà a ritenere Marco sempre all’altezza della situazione è stata premiata con enorme soddisfazione da parte di entrambi. Non ho parole per ringraziare Marco ad aver riportato in vita una macchina rarissima degli anni sessanta di cui si sanno pochissime cose. Proprio per questo il sito si arricchisce di assolute rarità ed io sono orgoglioso di esporle pubblicamente per arricchimento delle nostre conoscenze. Grazie Marco.
Oltre che dalle capacità e passionale tenacia di Marco, sono ammirato dal ordine e pulizia della costruzione di queste stupende macchine. Molto bello! Saro, che diffusori piloterà?
Ardua impresa con risultato positivo: questa, unita alla felicità di colui che riceve l’oggetto riparato (e magari non ci sperava più), è una grande soddisfazione per chi ripara più per passione che per profitto.
Complimenti.
Come sempre, grande lavoro Marco !
I valvolari donano emozioni grandi. Riportiamoli alla vita e godiamoceli al pieno delle loro possibilità. Bravo Marco !!!